La gara ellenica mantiene le promesse della vigilia, polvere e pietre in quantità, trovare nella top six del venerdì le rally2 di Virves e Pajari dà la perfetta idea di una gara durissima, ad eliminazione, un vero rally scassa macchine dove le Toyota sono letteralmente affondate, mentre le Hyundai hanno mostrato una maggiore solidità.
La gara è iniziata nel polverone della prima speciale, i ventidue chilometri e mezzo di Pavliani dove a riequilibrare lo svantaggio di partire per primi, nei tratti di sottobosco, è stata la polvere sospesa che si presentava come dei fitti banchi di nebbia. Una gara che inizia subito in salita per Elfyn Evans, una foratura lo obbliga a fermarsi per cambiare una ruota, ma è solamente l’inizio del calvario, la sua Yaris perde completamente potenza, per un problema al turbo, presentandosi al service con quasi nove minuti sul groppone. Una prima giornata nera per Latvala e soci, con Katsuta che rompe una ruota sulla Tarzan, quando occupava la seconda posizione assoluta, a soli due decimi da Tanak. A tenere botta è solamente Ogier, ma ad una speciale dalla fine anche lui deve rallentare e cede qualche manciata, di lasciando così la leadership provvisoria a Tanak. A mollarlo è il turbo e la conseguente perdita di potenza nel passaggio finale sulla Tarzan lo porta ad affondare a due minuti e mezzo dai primi; precipitando così in quarta posizione appena davanti alle rally2 di Virves e Pajari. Le cose non vanno molto meglio in M-Sport, nelle prove del mattino Fourmaux lotta per le posizioni di testa, cercando di trovare il giusto passo, ma nel pomeriggio tocca una roccia compromettendo le sospensioni anteriori, ed anche lui è costretto a gettare la spugna. Munster tiene un passo molto lento, ma questo sulla replica della Tarzan non lo salva da una foratura, graziando così Ogier che salva incredibilmente la quarta posizione. Le cose vanno decisamente meglio in casa Hyundai, verrebbe da dire a gonfie vele, ma considerato cha la tappa più dura è quella di domani è preferibile non sbilanciarsi più di tanto. Di sicuro è difficile immaginare come in Hyundai possano non vincere la gara, con un Tanak davanti a Sordo di una ventina di secondi e una quarantina su Neuville; la prima vettura senza la targa di Alzenau è la Toyota Yaris di Ogier quarta ma con un ritardo di due minuti e mezzo. L’Estone è partito forte ma si è adeguato rapidamente al giusto passo da tenere, veloce ma prestando sempre la massima attenzione ai trabocchetti della strada, ed a questo punto ha una sorta di autostrada spianata verso il successo; da affrontare al piccolo trotto. Lo stesso vale per Sordo e Neuville, separati da ventitré secondi, con il belga che ordini di squadra o meno dovrebbe riuscire a passare il compagno di squadra. Quanto sia stata dura la gara lo testimonia la quinta piazza di Pajari alla fine della prima giornata, qualcosa di incredibile dopo appena centotrentacinque chilometri di speciale.