Presentata al Salone di Francoforte la Hyundai i20 WRC che correrà nel prossimo anno, e una concept a motore centrale che sembrerebbe perfetta per il 2017.
Si sposta di pochi chilometri ma vuole andare lontano Hyundai Motorsport. La struttura ed i modelli sportivi della Casa coreana sono i grandi protagonisti dello stand allestito al Salone di Francoforte, ad un tiro di scoppio dalla sede di Alzenau. Limitandoci ai rally, tutti gli occhi sono puntati al debutto ufficiale della “new generation i20”. Vale a dire la versione evoluta della World Rally Car che sta correndo nel Mondiale dall’inizio dello scorso anno.
Fin da subito, il progetto coreano prevedeva di schierare la “prima” i20 per un periodo limitato, per poi sostituirla con il modello presentato a metà settembre a Francoforte e di cui sono da tempo iniziati i test. Ritardi nello sviluppo e difficoltà nella produzione di serie che hanno rallentato il raggiungimento delle quote minime fissate dalla Fia per l’omologazione, ne hanno però tardato l’impiego in competizione. Il debutto della “seconda” i20 WRC era infatti atteso inizialmente nella prima parte di questa stagione, ma gli uomini di Michel Nandan hanno dovuto tardarne progressivamente l’utilizzo, fino a rimandarlo definitivamente al Montecarlo 2016.
Il prossimo anno Hyundai presenterà in competizione l’auto vista “oggi” al Salone, anche se la vita sportiva di quest’auto sarà per forza breve. Il nuovo regolamento tecnico che entrerà in vigore dall’inizio del Mondiale 2017 renderà infatti immediatamente non competitiva la “seconda” i20, che dovrà quindi essere rimpiazzata da un terzo modello. Per il team che resta l’ultimo arrivato nell’ambito del Campionato del mondo, si prospetta dunque un primato di cui essere ben poco fieri: progettare e costruire tre WRC diverse in quattro stagioni. Con tutto quello che ne consegue, in termini di dispersione di risorse economiche ed umane. A Francoforte è stata presentata anche la RM15. Una concept a motore centrale che strizza l’occhio alla pista. Ma in cui non è difficile individuare alcuni elementi che la renderebbe plausibile come WRC 2017, auto che avranno soluzioni aerodinamiche più esasperate di quelle attuali.
Se almeno la world rally car del 2016 ha un suo aspetto quasi definitivo, ben diversa sembra la situazione per quanto riguarda i piloti. Thierry Neuville, che sarà ancora sotto contratto, sta correndo con il freno a mano tirato tanto da far venire il sospetto che sia già sul piede di partenza. Dani Sordo ha dato qualche segno di risveglio solo negli ultimi rally, quando il suo sedile di seconda guida ha iniziato a scottare in contemporanea con l’esplosione di Hayden Paddon. Mentre l’olandese Kevin Abbring è ancora troppo giovane e inesperto per poter rappresentare già un punto di riferimento.