In questi ultimi mesi (lasciando da parte qualsiasi speculazione legata alla scomparsa di Breen) a più riprese sono sorti dei dubbi su quale sarà il futuro del reparto corse di Alzenau; dopo un anno intero senza rimpiazzare Adamo, sul ponte di comando è arrivato un uomo proveniente dalla F1 come Abiteboul, ed ora hanno cominciato a tirare la FIA per la giacchetta.
Lo scorso anno la FIA ha fatto un lungo giro di consultazione con tutti i costruttori per gettare le basi del regolamento tecnico della nuova generazione di vetture Rally1, le cui linee guida dovrebbero essere presentate in Portogallo. Tanto per non lasciare nulla al caso Toyota ad Ypres ha schierato una Yaris ad idrogeno con il numero zero sulle portiere, alla cui guida si sono alternati Kankkunen e l’ex presidente Toyoda. Un bello strattone dato alla giacchetta degli uomini FIA, l’unico che sino ad oggi è andato oltre a chiacchiere ed intenzioni. Gli altri due costruttori oggi impegnati nel WRC: il connubio Ford M-Sport e Hyundai per ora non si sono sbilanciati più di tanto. In queste ultime settimane dalla Corea qualche voce è cominciata a filtrare e dall’umore di quanto è trapelato si tratterebbe di un forte interesse verso l’elettrificazione. Quando è stata decisa la transizione all’ibrido, in Hyundai non è emersa in maniera cristallina la posizione del board Coreano, anzi in più di un occasione è sembrato che il reparto corse di Alzenau andasse avanti a tentoni, cercando di interpretare dei segnali tutti da decifrare. Dalle indicazioni odierne non solo emerge la volontà di lasciarsi alle spalle un ibrido nato obsoleto, ma il target promozionale di Hyundai segue due filoni principali: elettrificazione e promozione del marchio N. E’ quindi facile immaginare una presenza nel pianeta rally almeno a medio termine, ma tutto dipenderà dalla strada che prenderà il futuro della specialità, lo stesso Abiteboul non ha nascosto che si stanno guardando intorno, ed hanno lo sguardo rivolto a quelle discipline che tecnologicamente sono maggiormente proiettate al futuro. Qualcuno ha avanzato l’ipotesi formula Uno, ma si tratterebbe di un progetto a medio lungo termine, mentre nel caso di Formula E a mettere assieme la squadra e a riassettare Alzenau potrebbe bastare anche un triennio. Una bella tirata di giacca a Ben Sulayem e Robert Reid che in questi giorni stanno mettendo a terra il futuro del WRC, se vogliamo con un retrogusto dal sapore minaccioso visto che la Hyundai in questo decennio è diventata una delle case più legate alle corse su strada.