IL BLUFF CALENDARIO 2021

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In molti, forse troppi hanno commentato la bozza di calendario 2021 uscita dal consiglio mondiale di venerdì, un’operazione di distrazione visto che i rally sono l’unica disciplina del motorsport che al 19 giugno non è riuscita a proporre un calendario per il 2020. Ma se oggi è bufera domani sarà tempesta e forse si farà fatica a metterne assieme dieci di gare contro le dodici auspicate dal WRC Promoter. 

C’era una volta in un mondo molto, molto, lontano, che facciamo fatica a ricordare un campionato che rispondeva al nome di mondiale rally, che sfornava i suoi calendari per la stagione a venire nel consiglio mondiale di giugno, a volte qualche aggiustamento ad ottobre e la ratifica a dicembre. Poi sull’onda di una formula uno con due attori ben definiti la FIA ed il promotore, questa figura di entro a metà anni novanta anche nei rally ed il mondiale rally riscrisse la sua grafica ed è diventato WRC. Ma da quegli anni il consiglio mondiale FIA di giugno ha fatto sempre più fatica a sfornare i calendari WRC dell’anno seguente, tutto rinviato a ottobre con accese discussioni agostane, spesso in terra di Germania per trovare gli equilibri per l’anno a venire. Negli ultimi anni, il punto di mediazione si è complicato ulteriormente, così l’anno passato il calendario è stato presentato e ratificato nel consiglio di dicembre. Il fatto che oggi con la crisi corona virus sanitaria ancora presente, e quella economica che arriverà in autunno e inverno il WRC abbia pubblicato una prima bozza del calendario 2021 ha dell’incredibile per non dire del ridicolo. Che lo tsunami coronavirus andrà a cambiare il mondo è una realtà, anche se non sono ben chiari i contorni di cosa sarà del nostro mondo e delle abitudini tra un paio di anni. Ma in questo caso più che guardare avanti si è guardato solamente indietro cercando di mettere assieme uno straccio di calendario in base agli accordi economici e politici in essere. Peccato che siamo lontanissimi da ogni realtà, ancora oggi non riesce a dare contorni precisi a due mesi, figuriamoci nel 2021. In primis il braccio di ferro tra i costruttori che vogliono 10 gare e il promotore che spinge per averne 12, ma se facesse i conti con le realtà forse farebbe fatica a trovarne dieci sicure. Lo tsunami economiche che tra qualche mese travolgerà il mondo intero, potrebbe fare saltare accordi in essere, per non parlare di covid-19 che in base alla sua evoluzione ed a eventuali vaccini potrebbe complicare non poco la stesura dei primi mesi di calendario 2021. E’ davvero fantastico vedere come chi è al timone ci spiega di prepararsi ad un nuovo mondo, mentre non è capace di ragionare almeno in un ottica di realtà, ma resta aggrappato a tutti i dogmi del passato.       

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