Quest’anno il gala della FIA si è tenuto a Parigi ma come la stagione passata a San Pietro Burgo l’unico protagonista dei rally nostrani a ricevere uno dei prestigiosi allori FIA è stato Enrico Brazzoli che quest’anno al volante della Fiat Abarth 124 Rally ha fatto sua la Coppa FIA R-GT.
Dopo avere bazzicato a lungo i palcoscenici Europei delle storiche, il Saluzzese Brazzoli ha abbandonato le vecchie glorie dei rally per passare al volante delle meno divertenti, ma estremamente performanti compatte R2 che calcavano la scena del WRC3. Ed alla fine di qualche stagione di apprendistato l’anno passato è riuscito a portarsi a casa un’ambitissima corona iridata, l’ultima dell’era WRC3 dedicata alle tutto avanti. Un risultatone, perché ottenuto da un gentleman cinquantenne in faccia a giovani rampanti e di belle speranze; mantenendo sempre in primo piano l’obbiettivo di divertirsi in gare impegnative e faticose. Ma l’appetito viene mangiando ed a rapire la sua voglia di misurarsi in nuove sfide internazionali importanti, sempre a misura di gentleman (e non di armatori) è stato il preparatore Michele Bernini che lo ha traghettato dalle tutto avanti nuovamente alle trazioni posteriori, ma questa volta al volante di una moderna: la Fiat Abarth 124 Rally RGT. Obbiettivo la Coppa FIA R-GT, ed anche questa volta Enrico non ha fallito la sua missione e ieri sera per la seconda volta consecutiva ha festeggiato il suo titolo internazionale nella serata di gala della FIA assieme al suo navigatore Manuel Fenoli. Un sogno che continua e per un gentleman è davvero tanta, tanta roba, lascia veramente perplessi il fatto che in Italia come nelle nazioni rallysticamente forti questa serie spesso sia snobbata a favore di campionati meno carismatici e comunque abbordabili con budget umani.