IL CASO POLO WRC+

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Prima la richiesta di omologazione della Polo 2017 che continua nel suo percorso, in questi giorni lo svolgimento degli ultimi test di sviluppo con Gronholm in Svezia sono diventate un giallo che ha seminato più di un dubbio.

Il caso Polo 2017 sta facendo chiacchierare molto, ma con il passare dei giorni si è colorato sempre più di giallo, proponendo interessanti risvolti. Se vogliamo partire dalle certezze l’unica ed inconfutabile è lo stop imposto dai piani alti Vw. Dubbi zero, ma si sa quello che non è specificato non è forzatamente vietato, per cui con un interpretazione molto più latina che teutonica il reparto corse prima di voltare pagina sembra avere deciso di andare avanti a testa bassa per chiudere il 2016 come da programma. In gara e non, ed arrivare così a chiudere omologa e sviluppo sulla WRC+. Una cieca dedizione che potrebbe fare sorridere, ma che in realtà ha lo scopo di arrivare pronti nel caso qualcuno si faccia avanti per gestire un programma privato. Il fantomatico World Rally Team Red Bull, qualcuno ha già parlato anche di piloti con la coppia Mikkelsen, Ogier. Voci non solo dei fan ma anche di addetti ai lavori, molti di questi veri sognatori, ma altri ben introdotti nel WRC. Tutti gli interessati negano, ma non potrebbe essere altrimenti. Certamente ci sono date ed obblighi da rispettare con la Fia, ma è proprio per queste occasioni che è stato coniato il termine deroghe. Tutte ipotesi ad oggi fantascientifiche, ma che gatta ci covi è sicuro, mancano molte coordinate, troppe, ma restano spazi per qualche sorpresa dicembrina. Poco credibile la strada Ogier, con i tagli in corso nel gruppo, strascichi del diesel gate, pensare di tenere in piedi un contratto Vag di 6 milioni per farlo correre in un team satellite (o simile) sarebbe una presa i giro, che creerebbe più di un problema. Ma l’ipotesi Mikkelsen potrebbe tenere la strada garantendo un elevatissimo coefficiente qualità prezzo.    

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