IL CEM VICINO ALLA RESA

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La serie Europea dedicata al mondo delle salite tra tutte le discipline motoristiche è quella che per prima rischia un colpo di spugna definitivo sul 2020. Dopo avere perso la parte primaverile del calendario, nella maggior parte dei casi definitivamente (con cancellazioni), geograficamente si sposta ad est dove le barricate ai confini saranno un problema.

Visto l’evolversi di una situazione emergenziale, che probabilmente potrebbe proporre un allentamento dei lockdown interni ai vari paesi solamente a verso giugno, il campionato Europeo della montagna è quello che ottimisticamente potremmo definire maggiormente a rischio, ma in realtà è solamente in attesa della sua cancellazione. Il principale fattore a remare contro le gare di velocità in salita e la loro periodicità strettamente limitata ai sei mesi dove il tempo è migliore dal mese di aprile a fine settembre. Per cui il calendario risulta compresso, con pochi spazi utili per andare a recupero e non è un caso che alcune delle classiche di primavera abbiano optato per gettare subito la spugna, senza aggrapparsi ad ipotetici, ed improbabili rinvii. Un calendario di dodici gare che ha già perso la sua prima metà, dove all’appello è rimasta solamente la Sternberk in repubblica Ceca, gara che a giorni per non dire ad ore dovrebbe emettere il suo comunicato di resa. In questo momento la stagione 2020 tra giugno e settembre propone sette eventi, cinque dei quali da tenersi nei paesi dell’est, nazioni dove la velocità nel chiudere i patrii confini, infischiandosene dei trattati sottoscritti o qualsiasi altro genere di accordo internazionale. Per cui se gli spostamenti da una nazione all’altra all’interno dell’Europa non saranno così semplici, perché le maglie dei controlli si allenteranno ma internamente, ma oltrecortina paesi che si sono aperti da pochi anni all’Europa le richieste di quarantene o altre misure ulteriormente restrittive è facile immaginare persisteranno per tutta l’estate. Abbastanza per rendere impossibile lo svolgimento di un campionato internazionale, con garanzie sportive uguali per tutti, ed a questo punto non occorre la palla di cristallo per immaginare che la FIA ben presto metta una pietra sopra alla stagione 2020 della montagna. Ed il CEM rischia di essere la prima testa a cadere a livello di campionati internazionali sulla devastante onda della pandemia targata Covid-19.

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