La ventilata ipotesi di unire le prove terra del CIR sotto il cappello iridato sulle strade della Sardegna, emersa al Due Valli, dopo un lungo braccio di ferro è stata rigettata in dirittura di arrivo per cui nel CIR 2018 l’assetto terra sarà sempre imperniato su Adriatico e San Marino.
Alla fine a prevalere è stata la ragione, ed un pizzico di memoria storica quando il CIR in coda al WRC fu fagocitato dalla serie iridata. In realtà a spaccare il gruppo dei fautori della proposta (non solo federali) pare abbia anche contribuito il chilometraggio, ed eventuale coefficiente per dare proporzionalità alla gara rispetto alle altre prove del campionato. Coefficiente che rispettando le proporzioni sarebbe stato molto pesante. Così vista la mancanza di candidature reali il CIR continuerà con il suo attuale assetto ad otto velocità, con Adriatico e San Marino a rappresentare la porzione terra del campionato. Quindi l’unica new entry confermata è quella dell’Isola d’Elba, che andrà a sostituire il Salento entrato a spot nel 2017 per festeggiare il suo cinquantesimo compleanno. Roma Capitale seguendo il nuovo assetto dell’ERC dovrebbe avanzare di un paio di mesi, ed è quindi in vista una staffetta con l’Adriatico. Per quanto riguarda invece il format di gara punteggi ecc.. le linee sono quelle anticipate dopo quanto emerso dopo il Due Valli, e comunque in linea con molti dei campionati nazionali in Europa sia come format che come chilometraggi.