IL DILUVIO DICE EVANS

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La prima giornata sulle già difficili strade Corse, viene segnata in maniera indelebile da un vero e proprio uragano, che obbliga gli organizzatori a cancellare la seconda speciale, e dissemina di trabocchetti le altre due, ed a fine giornata è Evans a prendere la testa della gara.

Tra scoli dell’acqua che inondano la sede stradale un’pò dappertutto, frane e smottamenti vari, torrenti in piena che fanno tremare i ponti, oltre a sassi e terra che sporca lunghi tratti delle speciali, l’università dell’asfalto per il suo ritorno propone una tesi di laurea in grado di mettere in ginocchio anche i più preparati. Con la seconda speciale cancellata tra trasferimenti ed anche una parte di prova interrotti, nelle due prove che rimangono succede di tutto e di più, Addirittura a fine tappa nonostante le speciali disputate siano solamente due, la gara vede alternarsi al comando ben tre leader. Nella prima prova a dividersi lo scratch sono Ogier e Kubica che realizzano lo stesso tempo e così si dividono lo scranno più alto. Ma nella terza speciale dopo che allo start si sono accumulati ritardi su ritardi succede di tutto, Kubica perde quasi un minuto ma comunque salva la top five mentre Ogier rimedia una foratura che gli costa un minuto e mezzo e si ritrova ai margini della top ten, ritirandosi poi per problemi di trasmissione nell’infinito trasferimento tra l’assistenza ed il parco chiuso. Si salva Latvala che opta per un passo decisamente prudente, salva la terza piazza ad appena una ventina di secondi dalla leadership, che a sorpresa se la va a prendere Elfyn Evans. Il portacolori Ford non forza ma nemmeno accorcia il suo passo e si ritrova a guidare la classifica con 18″ su un altra sorpresa, quella della Hyundai i20 di Kevin Abbring.

CLASSIFICA

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