Il Consiglio mondiale del motorsport FIA apre la piramide rally alle vetture elettriche nella classe di base con le Rally5e, un regolamento tecnico che apre le porte delle competizioni alle vetture full elettriche stradali. Una decisone che non è certo rivoluzionaria ma almeno nei confronti della Opel Corsa-e Rally arriva in ritardo di un paio di anni.
La FIA ha approvato il dossier contenente il regolamento tecnico e di omologazione per le vetture FIA Rally5e, dedicato alle autovetture completamente elettriche. Il nuovo gruppo viene suddiviso in due classi a seconda della capacità della batteria della vettura (inferiore o superiore a 60 kWh). Questa è la prima categoria in assoluto di auto da rally elettriche, nessun obbiettivo rivoluzionario come potrebbe apparire a qualcuno ma semplicemente quello di dare uno sbocco sportivo ai modelli di produzione. A postilla dell’emendamento di questo regolamento c’è una mezza riga che recita “lo stesso della Rally5 per le auto da ghiaccio”. Una chiara semplificazione perché ad oggi le uniche auto impegnate sul ghiaccio, in particolare quello francese dell’Andros, sono modelli esclusivamente prototipali, concettualmente più vicine alle nuove supercar del rallycross. Vere e proprie Silhouette lontane anni luce da qualsiasi derivazione dal prodotto. Per quanto riguarda il WRC il consiglio ha approvato una serie di provvedimenti tecnici marginali atti a implementare le regole delle Rally1 dopo questi primi sei mesi. Al seguito dei problemi si surriscaldamento degli abitacoli emerso in Portogallo e Sardegna Rally del Portogallo è stata approvata la proposta di un apertura del lunotto e delle prese d’aria sul tetto (sulle Rally1) al fine di migliorare la ventilazione. Allungati i tempi di riparazione delle vetture che usufruiscono del super rally per ripartire nella tappa segente. Dalle attuali tre ore si passa a quattro, questo per venire incontro alla maggiore complessità di certi interventi legati alla componente ibrida; quattro ore che si possono suddividere in due interventi di due ore, in maniera da organizzare meglio il lavoro del personale al service. Ultimo punto i road book disponibili anche in formato digitale; da distribuire ai concorrenti prima di ogni evento WRC, via mail, provvedimento che porta all’eliminazione del cartaceo, come alla Dakar.