Nella giornata di ieri ACI Sport ha ufficializzato l’ingresso nel campionato Italiano rally terra del rally delle Marche, che andrà a prendere il posto del Valtiberina un uscita di scena che ad oggi nessuno ha spiegato, confermata la data del terzo fine settimana di ottobre con la sua scomoda concomitanza con il rally Legend.
L’uscita di scena del rally Rally di Arezzo Crete Senesi e Valtiberina è stata una sorta di fulmine a ciel sereno, soprattutto visti tutti i movimenti che alla fine dell’anno passato (ad ufficializzazione dei calendari) avevano visto la gara passare di mano dal pool locale della Valtiberina Motorsport alla M33. La commissione rally è riuscita a metterci una pezza al volo promuovendo il Rally delle Marche, il classico appuntamento di Cingoli, oramai da anni tappa immancabile del campionato Raceday. In realtà non si tratta di una prima assoluta visto che nel 2020, l’anno della pandemia e della rivoluzione dei calendari Marche e Adriatico erano stati accorpati in una sola gara. Le strade bianche del Balcone non sono quindi nuove alla serie tricolore e rappresentano una scelta logica e di continuità, che nella stagione nella quale il rally Adriatico si è spostato sulla terra di Urbino, sono garanti di una varietà di percorsi, nonostante si tratti di una scelta emergenziale dell’ultimo minuto. L’unica cosa a lasciare perplessi è la conferma della data del 15 / 16 concomitante con il rally Legend, due eventi di rilievo di appartenenti alla stessa regione geografica. Se da una parte sono comprensibili le difficolta di spostamento all’interno di un campionato Italiano, dove negli equilibri rientrano anche CIAR e CIRA, mettere in competizione due gare importanti non è mai troppo salutare. Più che rischiare di dividere i piloti (visto che non si tratta dello stesso genere di clientela), sicuramente a livello personale la vicinanza geografica potrebbe creare più di un problema.