L’Oman International Rally dopo una lunga pausa ritorna ad aprire il campionato continentale medio orientale, ma non cambiano le facce, ed a aprire le danze è il solito Nasser Al Attiyah che al volante della sua fida Polo ai suoi avversari non lascia nemmeno le briciole.
La gara dell’Oman rappresenta per la serie medio orientale un gradito ritorno dopo un lungo periodo di assenza. Cancellata nel 2016, nel triennio seguente non era più stata disputata, ma in virtù del suo passato è stata riammessa senza periodo di prova all’interno della serie continentale araba. Una decisione condizionata dall’instabilità politica di una regione che l’anno passato ha portato alla cancellazione del Kuwait e dalla evidente difficoltà a trovare nuove gare. L’Oman ha risposto nella maniera migliore alle aspettative, con un percorso duro ed impegnativo che sfiorava i duecento chilometri e nonostante una speciale cancellata ha visto il tempo del vincitore superare le due ore di gara. La competizione in se ha proposto il solito monologo di Nasser Al Attiyah, che continua la strisciata positiva che l’anno scorso gli ha permesso di vincere un altro titolo continentale con un secchissimo quattro su quattro. In testa si dalla speciale spettacolo di apertura, Nasser ha continuato a macinare successi parziali sino alla speciale conclusiva del sabato. Dodici scratch consecutivi dove per gli avversari non è rimasta nemmeno una sola briciola. Alle sue spalle si è piazzata la Fiesta R5 del padrone di casa Al-Rawahi, autore di una gara altrettanto perentoria, pur non essendo mai riuscito ad avvicinarsi ad Al Attiyah si è tenuto il resto del plotone sempre alle spalle, concedendo al solo Al Attiyah Nasser Khalifa una sola volta di sopravanzarlo nei parziali. Ed il suo distacco dalla vetta di sei minuti non corrisponde ai tempi fatti segnare nelle speciali, visto che un minuto è di penalità e due li ha lasciati nelle ultime due speciali quando ha tirato i remi in barca. Gradino basso del podio ad un altro qatariano Al Attiyah Nasser Khalifa che alle note aveva il nostro Giovanni Bernacchini che festeggia così il suo ritorno sul sedile di destra con un podio.
