Con il titolo WRC2 Pro conquistato da Kalle Rovanpera nel 2019, la casa di Mlada Boleslav ha ritirato il suo reparto sportivo dal mondiale, per dedicarsi esclusivamente allo sviluppo, ed alla costruzione delle vetture, trasformandosi in un normale reparto clienti, ma già per il 2024 Skoda Motorsport sta lavorando per tornare sui campi gara con la squadra ufficiale.
Nel 2020 Skoda Motorsport dopo avere garantito per anni la sua presenza ufficiale, prima nel campionato Europeo e poi nel WRC, ha deciso di riconvertire il suo intero reparto corse ai clienti e nel WRC il testimone è passato al team satellite tedesco Toksport WRT. Inizialmente l’appoggio è sembrato piuttosto soft ma con il tempo si è cementato, tra i piloti clienti, ed altri voluti espressamente da mamma Skoda, Toksport è diventato il punto di riferimento per tutti. Conquistando tre dei quattro titoli WRC2 in palio: due con Mikkelsen e uno con Lindholm. In questa stagione oltre a Mikkelsen, Pajari e Lindholm i pupilli di Mlada, sotto le tende Toksport si sono accasati Oliver Solberg, Greensmith, Gryazin, Marco e Bruno Bulacia e diverse altre presenze a spot. Una vera armata, ma abbastanza fuori controllo, perchè come tutti i clienti ognuno è stato attento principalmente ai propri obbiettivi; così a primavera inoltrata da Mlada hanno dovuto rispolverare un Mikkelsen sino a quel momento sotto contratto solamente come collaudatore. Una situazione che ha indotto Skoda Motorsport ad un ripensamento sulla sua politica nel WRC2, così hanno cominciato a lavorare a tempo pieno per ritornare a frequentare i campi gara con una squadra ufficiale. Inoltre l’ingresso della Toyota ha sparigliato le carte, assicurandosi i servigi di alcuni piloti nella line-up Skoda, e lo stesso ha fatto Citroen, fattore che ha ridotto in maniera importante la lista dei piloti a disposizione che possono mettere il titolo nel mirino. Per il momento non sono trapelati nomi, in pole però c’è un Oliver Solberg corteggiato da Wilson ma per nulla interessato a ritornare su una rally1 mettendo mano al portafoglio. L’altro nome che potrebbe dare compattezza alla squadra potrebbe essere quello di Suninen, scomparso in questi mesi da tutti i radar. Restare in Hyundai senza la possibilità di avere il volante di una Rally1, per ripiegare nel WRC2 titolo sul quale in queste ultime due stagioni i coreani non hanno investito non è certamente una prospettiva allettante.