Contro tutto e contro tutti il Safari è riuscito ad andare in scena, nonostante la pandemia stia rendendo la logistica e i viaggi intercontinentali assolutamente precari tra voli cancellati, uno sforzo importante ed apprezzato che ha meritato una promozione che ha portato all’estensione del contratto con il WRC Promoter di altri tre anni, sino al 2026.
Gli sforzi politici enormi per superare le difficoltà del momento, una gara organizzata con tutti gli standard richiesti dal WRC (nel cuore dell’Africa), non poteva che meritare una promozione a pieni voti. In realtà promozione sul campo o meno negli ultimi anni il calendario WRC dipende in primis dal contratto commerciale stipulato con il WRC Promoter e questi per dare stabilità alla serie generalmente sono triennali. Ma nel caso del Safari voluto in primis dal presidente della nazione Uhuru Kenyatta, è lampante l’importante investimento finanziario per riportare nel mondiale rally il Safari, evento al quale il Kenya ha deciso di legare e rilanciare la propria immagine nello sport a livello mondiale. La riuscita della gara sotto tutti i profili, in un periodo come quello attuale è una promozione che vale doppio, ed il governo del Kenya ha colto al volo l’occasione vista la presenza del WRC Promoter e dell’amico Jean Todt per estendere il suo contratto di altri tre anni. Un atto che garantisce la presenza nel calendario WRC sino al 2026, reso pubblico nella festa di fine gara dallo stesso presidente Kenyatta.