Lo shakedown nel mondiale raramente dice qualcosa, ma ieri ha dato una visione di quello che sarebbe stato il Catalunya, con Evans e Ogier che hanno mostrato subito i muscoli anticipando quello che sarebbe stato un braccio di ferro per il titolo piloti. Oggi i due come era prevedibile sono partiti come dei missili, ma a sorpresa Neuville si è messo in scia a Evans e nella replica..
Quello che si è visto in queste prime battute della gara Catalana è qualcosa di sportivamente esaltante, con i primi due del mondiale piloti Ogier e Evans partire a razzo, con il sette volte iridato poco interessato ad andare subito in marcatura, ma deciso a cercare di chiudere la partita con una gara di anticipo. Ma esattamente come in Finlandia il dragone gallese nella prima bouclé non si è limitato ad andare a tutta, è andato oltre imponendo un passo ineguagliabile. Un rischio calcolato, perché dalla sua questa vota aveva una strada con tutte le traiettorie pulitissime, vantaggio una tantum della posizione di partenza. Nella seconda bouclé si è limitato ad andare a tutta, ma con numerose curve inghiaiate non è più andato oltre, abbastanza per tenere sotto scacco Ogier che non è riuscito ad invertire la tendenza. Un duello all’arma bianca che ha cancellato il resto del plotone, tranne Thierry Neuville terzo incomodo per il successo scratch, ma anche nel mondiale piloti dove occupa la terza posizione (anche se oramai virtualmente fuori dai giochi). Il Belga nonostante lamentasse un lieve sottosterzo nella tornata mattutina, ha tenuto il punto ed è riuscito a tenere gli scarichi della Toyota di Elfyn, rifilando una manciata di secondi ad Ogier. Nel pomeriggio però ha fatto suoi tutti i parziali e con un super tempo sulla Granadella riesce a saltare Evans presentandosi al service di fine tappa con sette decimi di vantaggio. Un niente che fa presagire una seconda frazione pirotecnica, centodiciassette chilometri dove andare a tutta non basterà ma bisognerà interpretare tatticamente ogni momento per capire quando andare oltre e piazzare la zampata decisiva. Ogier nonostante un gran passo paga ai due una ventina di secondi, ed è tallonato ad una manciata di secondi da un Dani Sordo in grande spolvero, la pressione dello spagnolo per il francese è uno stimolo a cercare di tenere alta la pressione alle due lepri, ma con quel ritardo è difficile facile immaginare tatticamente si concentri sul gradino basso del podio. Anche perché la davanti Evans se vuole sperare nel titolo deve puntare a fare saltare il banco, mettendo tra lui e il compagno di squadra la Hyundai di Neuville. Mentre il Belga al campionato non ci pensa più, ma vuole a tutti i costi bissare il successo ottenuto a Ypres.