IL VENERDI’ 13 DELLE FIESTA

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L’asfalto belga ha messo a nudo tutti i limiti delle Ford Fiesta ufficiali targate M-Sport, e tutto sommato le uscite di Adrien e Gus hanno alleggerito la posizione della squadra, mettendo l’accento su errori di guida che hanno concluso anzi tempo la loro gara, un alibi che ha distratto tutti dall’inesistenza della vettura.

La trasferta M-Sport ad Ypres non è durata nemmeno un giro di prove speciali, Fourmaux è finito gambe all’aria sulla terza speciale, ed i danni riportati nella disastrosa capriola lo obbligano al ritiro anticipato, impossibile riparare la Fiesta per ripartire oggi o domani. Va meglio a Greensmith che si limita a parcheggiarla in un fosso la speciale seguente, uno stop non definitivo ma che viste le prestazioni suona come un prolungamento dell’agonia. Un autentico disastro che però ha spostato il focus generale sulle uscite di strada, distogliendolo da un ritardo imbarazzante, dopo due speciali, appena trentaquattro chilometri di gara le due Fiesta veleggiavano a 24”.7 e 31”.6 dalla leadership. Un ritardo a chilometro oltre i sette decimi, un’eternità se si considera che Neuville non aveva ancora iniziato il suo crescendo e le Toyota che galleggiavano non troppo distante, oltre a non avere azzeccato il set-up si sono presentate con una scelta di gomme ibrida hard e soft che non si è rivelata quella buona. Mentre le due Fiesta calzavano quattro hard e nel bagagliaio avevano una sola ruota di scorta, mentre tutti gli altri avevano imbarcato due scorte, una scelta che qualche centesimo lo ha garantito. Abbastanza per ritrovarsi a fine tappa a veleggiare con un minuto abbondante sulla testa della corsa, ed una trentina di secondi sul resto del gruppo. A completare un venerdì 13 difficile da dimenticare hanno contribuito anche le Fiesta Rally2 con Suninen che al comando del WRC2 va dritto in un campo rimediando una foratura e un ulteriore stop per il surriscaldamento del motore. In qualche maniera raggiunge il traguardo, ma il prezzo in termini cronometrici è superiore ai dieci minuti e riesce a salvare la terza posizione, ma che è ben altra cosa rispetto alla leadership del WRC2 che aveva saldamente in mano sulle debuttanti Hyundai rally2. Fuori anche lo Svedese Kristensson che taglia una curva su un albero e stacca la sospensione, ed i danni sono tali che gli impediscono di ripartire con il rally2.

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