Al consiglio mondiale di Kigali la FIA ha ufficializzato le linee guida per l’indirizzo tecnico che dovrà prendere il WRC nel 2027, in pratica però il regolamento vero è appena entrato in fase di gestazione, ed in molti stanno già guardando al consiglio mondiale del motorsport di mercoledì 26 febbraio in attesa di una prima bozza del nuovo regolamento tecnico.
Quanto è stato messo sul tavolo per il WRC 2027, sono delle linee guida concordate e coordinate dal gruppo di lavoro, con i costruttori ed in parte anche il promotore; un concetto di auto tecnologicamente più aperto e flessibile dalla tipologia delle vetture: SUV, Berline, Concept Car e Gran Turismo. Questo grazie ad una cellula di sicurezza comune che dovrebbe andare ad abbattere i costi, ma soprattutto adattarsi ad ogni tipologia di vettura. Flessibilità anche sulle motorizzazioni, che possono spaziare dal termico alimentato in modo sostenibile, alla possibilità di addizionare sistemi ibridi, oppure tecnologie completamente elettriche (introdotte in una fase successiva a seconda delle richieste di eventuali costruttori interessati). A queste linee è stato aggiunto un barrage sui costi di una vettura, definito in un limite di € 345.000, da raggiungere lavorando principalmente sulla componentistica. Come in origine è stato fatto sulle vetture di classe R5, oggi evolute in rally2. Un insieme di concetti che tradurre in un regolamento tecnico è tutt’altro che facile, ma visti i tempi relativamente stretti, una prima bozza dovrà essere presentata al primo consiglio FIA dell’anno. In maniera da permettere ai progettisti delle squadre impegnate, oppure interessate ad un rientro nel mondo dei rally, di mettersi subito al lavoro. Mentre per il regolamento definitivo bisognerà quasi obbligatoriamente attendere il consiglio di giugno, tanti i dettagli da mettere nero su bianco che possono fare la differenza. Facile immaginare in questa nuova fase di rifinitura regolamentare svilupparsi un confronto continuo con i costruttori, che quasi inevitabilmente genererà dei piccoli e grandi bracci di ferro tra la federazione e le case costruttrici. Soprattutto perché da quanto oggi si legge dalle linee guida per la nuova classe regina, inevitabilmente il regolamento andrà a sovrapporsi in molti punto a quello delle rally2, un elemento che inevitabilmente coinvolgerà anche quei costruttori impegnati solamente sul fronte della classe cadetta. Non è infatti un caso che nel consiglio di dicembre non si sia parlato di rally2, perché con l’indirizzo dato alle rally1, a seconda di dove andrà a parare il nuovo regolamento tecnico le due classi potrebbero anche andare a sovrapporsi, creando una sorta di rivoluzione a cascata.