Nella tappa del sabato a rimescolare le carte non è la pioggia ma i banchi di nebbia che sulle speciali lunghe della giornata limitano in alcuni tratti la visibilità, ed a fare la differenza è il solito Kalle Rovanpera, mentre Evans e Tanak non si prendono rischi e nelle ultime due speciali di giornata il Gallese cede il suo scettro al Finlandese.
Se nella prima giornata il Finlandese è stato autore di una prova veloce e regolare che gli è valsa la terza posizione, ma con i primi due gradini del podio a vista, nella lunga e difficile seconda frazione è tornato a dare la sua zampata. Il primo colpo diretto al volto degli avversari lo sferra sui venticinque chilometri della Lota nel primo passaggio, dieci pesantissimi secondi che gli permettono di saltare Tanak e portarsi sugli scarichi di Evans. Un fondo particolarmente usurante per i pneumatici lo obbliga sui ventotto chilometri dell’ultima speciale della bouclé mattutina, Maria Las Cruces, a cedere al compagno i secondi precedentemente recuperati. Il colpaccio riesce però a portarlo a segno nella replica della Lota, con l’arrivo della pioggia arrivano anche nebbia e foschia che la fanno da padrone sulle due speciali lunghe, a Lota nella parte centrale della speciale la visibilità è particolarmente critica, una manciata di chilometri dove Evans preferisce non prendersi rischi e gli cede più di venticinque secondi in appena tre minuti e mezzo cronometrati. Così senza colpo ferire Rovanpera si prende il timone della gara, posizione che va rafforzare nella speciale seguente, condizioni simili ma non così esasperate come in quei pochi chilometri centrali della Lota. L’impressione è quella di un Elfyn poco disposto a prendersi dei rischi, che si accontenta di controllare un Tanak altrettanto guardingo. Qualcuno pensa ad un gioco di squadra in seno alla Hyundai, ma in realtà l’Estone si limita a gestire i trenta secondi di vantaggio sul compagno di squadra Neuville, che si riducono a soli dieci alla fine della giornata; pochi ma sufficienti a tenersi stretto il gradino basso del podio. Il Belga con una tappa a tutta recupera due posizioni in classifica saltando di prepotenza Munster e Pajari, davanti al Belga alla fine della prima tappa solamente in virtù dell’ordine di partenza. Una frazione dove Neuville fa segnare l’unico scratch targato Hyundai, ed ha fine giornata risulta il secondo performer della tappa alle spalle di Rovanpera. Una gara veloce e attenta che gli permette di portare a casa altri punticini preziosi per un titolo sempre più vicino. Gara da dimenticare per Ogier che parte molto forte, ma un sasso in piena traiettoria mette fuori uso il suo sterzo, ed anche si appoggia senza danni su un terrapieno non riesce più a ripartire.