Il driver pavese nella prima tappa paga ad un controllo orario una cinquanta di pesantissimi secondi, ma con una gara tutta i rimonta si riporta sulla Sierra Cosworth di Pierangioli e la salta ad una speciale dalla fine. Proprio nel momento di lanciare la volata la Sierra del pilota di Montalcino lo obbliga ad arrendersi, e Musti va a bissare in scioltezza il successo del 2023.
Nelle battute iniziali della gara Valter Pierangioli e Michela Baldini prendono le redini della gara di Porto Cervo, tra la sua Sierra RS Cosworth 4×4 e la Porsche 911 di Musti – Biglieri sono state subito scintille. Con l’inserimento a sorpresa sulla prova lunga di giornata (la Aratena) della Subaru Legacy 4WD Turbo di Galletti – Gabrielli che molla 16” a tutti e si tuffa nel vivo della battaglia. Il pilota Pavese però deve fare i conti con un problema che gli provoca un ritardo ad un controllo orario di cinque minuti, tradotti in cinquanta pesantissimi secondi di penalità e scivola così in quinta posizione. Pierangioli ne approfitta e riesce a scrollarsi dagli scarichi Galletti che va al riposo notturno in seconda posizione con un ritardo di 19”.2, la terza piazza è di Cunico ma con un distacco bello abbondante di una quarantina di secondi. La seconda tappa inizia male per Galletti costretto ad issare bandiera bianca sulla prima speciale di giornata, tanto basta per rimescolare le carte con Musti che parte a bomba andando subito a scratch. Senza troppi complimenti si riporta in seconda posizione saltando la Porsche di Franco Cunico, mentre Pierangioli si accontenta di amministrare il suo vantaggio, ma sulla lunga di giornata tanto per non lasciare troppo spazio al suo avversario va a battere lo scratch. Nel frattempo anche Cunico è costretto ad arrendersi e saluta la compagnia lasciando il gradino basso del podio alla Porsche 911 di Pasetto, ma nel finale Musti continua ad attaccare, mentre per Pierangioli inizia una vera via crucis. Prima un jump start gli costa dieci secondi, ma nella penultima stage dei problemi lo rallentano e lascia per strada una mezza minutata che lo obbliga a cedere il timone della gara a Musti. Ma nella stage finale di Luogosanto la Sierra obbliga Pierangioli a gettare la spugna, mentre Musti batte il suo settimo scratch, ma con un passo molto più controllato, oramai votato a gestire il suo secondo successo nella classica della Costa Smeralda, dopo quello del 2023, ed un certo numero di podi. Alle sue spalle anche un Oreste Pasetto in pieno controllo scala in seconda posizione e lascia il terzo gradino del podio all’Ascona 400 di Nerobutto che fa suo il terzo raggruppamento. La medaglia di legno è per la Ritmo Abarth 130 TC di Luise, che però si consola con il primato nel quarto raggruppamento.