IN FRANCIA E’ CRISI NERA

0

Dopo il rally del Touquet che si è visto obbligato a posticipare di un mese la sua data è arrivato il turno del Lyon Charbonnieres, la seconda prova del campionato transalpino in calendario dal 22 al 24 di aprile ha preferito chiedere un rinvio a data da destinarsi con oltre un mese di anticipo.

Il rinvio della classicissima “Lyon Charbo”, che l’anno passato è stata la prima vittima di peso del campionato transalpino, non è certo una sorpresa visto il braccio di ferro con le autorità locali restie nel concedere i nulla osta visto il mancato chiarimento tra la FFSA e il ministero dello sport sul concetto di sport professionistico. Argomento che non ha certo il sapore di una ragione concreta, ma è sembra la classica carta da giocare per evitare di accollarsi responsabilità (da parte delle autorità competenti), dimostrazione concreta che non esiste un vero paese del bengodi. Un dei nodi cruciali della discussione è stato il regime di porte chiuse, con la sua equazione scarsa visibilità ma costi moltiplicati per garantirne il rispetto. A questo punto resta da capire cosa riuscirà a fare il Touquet nella sua nuova data del 9 – 10 aprile, il week end che segue la settimana di Pasqua è una sorta di scommessa su un allentamento delle restrizioni. Ma anche la concessione di qualche settimana in più sperando in una evoluzione sul fronte della trattativa governo FFSA. Una vicenda soprattutto quella della nuova data del Touquet che ha sollevato parecchi dubbi, visto che la nuova data è in zona ad alto rischio. Ma la risposta a quest’azzardo sta nella pioggia di iscrizioni che ha travolto la macchina organizzativa, che in pochi giorni dall’apertura ha raggiunto quota 195. Un rinvio in data più sicura, in estate oppure in autunno comporterebbe la restituzione delle tasse d’iscrizione in toto, operazione complicata da fare a fronte di un successo che difficilmente si potrebbe replicare in circostanze differenti (prima gara del campionato, dopo un lunghissimo stop generale). Più che una scommessa un comportamento naturale a difesa di un interesse abbastanza chiaro, ma comunque comprensibile.

Share.