IN SARDEGNA E’ SORDO BIS

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Dopo il successo conquistato in un finale rocambolesco Dani Sordo si è ripetuto ad un anno e qualche mese di distanza, con un successo cristallino, una sola incertezza la partenza troppo lenta di questa mattina a cui ha subito rimediato. Ma la scena in questa tappa finale è stata tutta per Neuville e Ogier con un appasionante sfida sul filo dei decimi, con il Belga che la spunta sul filo di lana.

Se lo scorso anno il successo Sordo pur meritandolo se lo è trovato servito su un piatto di argento dal cedimento meccanico sulla Yaris di Tanak nella power stage, questa volta è stato autore di una gara inappuntabile. Perfetto nella prima frazione ha capitalizzato la favorevole posizione di partenza, assicurandosi un vantaggio confortante, sulle speciali del sabato. In quest’ultima frazione forse ha commesso l’unica ingenuità, partire condizionato dall’amministrare il vantaggio, un esercizio che in passato spesso lo ha tradito. Ma i 12” persi nella prima speciale lo hanno risvegliato brutalmente da torpore della notte. Questa volta però è riuscito a trovare subito la giusta concentrazione, ed ha ripreso a marciare con un passo di poco inferiore a quello dei suoi inseguitori andando a firmare un successo vitale per la classifica costruttori, ed importantissimo in ottica 2021 per sperare di mantenere quel part-time che tanto gli piace. Il palcoscenico della domenica ha però visto i riflettori puntati solamente sulla battaglia per la piazza d’onore, con una sfida appassionante sul filo dei decimi tra Neuville e Ogier. I due sono andati a tutta dalla prima all’ultima speciale che attribuiva i punti bonus, con un distacco che camminava sul filo di un paio di manciate di decimi di secondo, ed alla fine ha dato ragione a Neuville per un secondo guadagnato con un poderoso colpo di reni finale. Ma l’intensità della sfida aveva un sapore che andava ben oltre una piazza d’onore, oppure la possibilità di inseguire un successo scratch, con Sordo oramai nel mirino. I due sapevano che quei pochi e maledetti punti che c’è tra una posizione e l’altra, oltre a quelli della power stage decideranno la corsa al mondiale piloti. A impressionare è la motivazione che riesce ad avere un pilota come Ogier che di titoli a casa ne ha già portati sei, ma Neuville non è stato da meno. Al Belga per vedere il titolo serve il cannocchiale, il suo passo però non era quello di chi pensa a fare doppietta per il titolo costruttori, ma di un pilota che vuole disperatamente restare aggrappato al suo personale sogno iridato. Evans dopo una prima tappa fantasmagorica ha perso qualche secondo di troppo così nel finale si è dovuto accontentare di curare una quarta posizione che gli permette di tenersi stretta la leadership del campionato.       

CLASSIFICA

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