La prima tappa va via sotto un sol leone che fa sudare a tutti sette camicie e bruciare per bene le gomme messe a dura prova dalle rocce abrasive di Tula e Osilo, ed a spuntarla, con i primi sulla strada che pagano dazio, sono Paddon e un sorprendente Hanninen.
Una tappa dura, forse per il caldo a tratti anche più dura dell’anno passato, con un primo giro al mattino dove nello scontro tra morbide e dure in molti hanno provato a giocare d’azzardo, chi alla luce del sole, chi invece nascondendo le proprie carte. Tante alla partenza della prima boucle erano le gomme sulle quali con tanto di nastro nero si sono andate a coprire le sigle hard e soft. Ma ad incidere in maniera importante, come nella stagione passata, è stata la posizione di partenza che ha messo alle corde sia Ogier che Neuville. Ogier come l’anno passato ha pagato un prezzo davvero salato, questa volta non ha mai mollato ma in certe prove, ed in maniera anche sorprendentemente nella tornata pomeridiana il dazio è stato davvero alto. E’ anche il caso di Neuville, ma il belga comunque riesce a restare agganciato al gruppo di testa e quel che più conta mette tra se ed Ogier un mezzo minuto abbondante che pesa come un macigno. Paddon e Hanninen padroni assoluti nella prima buocle dopo la rovinosa uscita di scena di Meeke con il solito botto, nella seconda tengono bene nelle prime speciali per poi cedere qualcosa nelle ultime e più abrasive dove tatticamente preferiscono mollare un pochino, ma mentre il Neo Zelandese tiene botta il Finnico sull’ultima speciale sbatacchia e scivola in sesta posizione proprio davanti ad Ogier. Alle spalle del ritrovato Kiwi c’è un ricompattato gruppo tirato da Neuville con Tanak, Latvala e Ostberg in un fazzoletto di una manciata di secondi. Grandi protagonisti di giornata anche Sordo e Lappi autori di scratch importanti, la classifica però non sorride allo spagnolo tormentato in più di un occasione da problemi al turbo, mentre il Finlandese ha dovuto fare i conti prima con il cambio e poi con un ammortizzatore.
