In passato Renault è stata un’autentica mattatrice nelle classi delle vetture tutto avanti, dopo un periodo di pausa sono tornati alla grande con una gamma di prodotti più variegata e vincente, ma dalla Regie a parte i monomarca made in France con la Rally5 e l’Alpine A110 Rally RGT, manca totalmente la promozione del prodotto.
Cosa stia attraversando il reparto corse della Regie è un autentico rebus, dopo un ultimo decennio vissuto a bassa intensità, soprattutto nelle gare su strada, con l’arrivo al timone di Luca De Meo si è tornati a guardare allo sport motoristico non solo come un costo, ma un buon investimento per promuovere i propri prodotti. Dall’alto è partita la ristrutturazione con la Formula 1 dove si è passati dal brand Renault a quello Alpine, e nel frattempo è partita anche una attenta valutazione sul WRC. Una spinta che ha rivitalizzato l’intero reparto corse, e così nel giro di pochi anni sono state sfornate l’Alpine A110 Rally RGT, ed un intera sfornata di Clio: Rally4, Rally5 e Rally3, vetture con pregi e difetti ma comunque tutte e tre al top nelle rispettive classi di riferimento. Quello che però lascia basiti è la totale mancanza di una politica commerciale, se vogliamo quella che timidamente si era cominciato a intravedere con l’Alpine A110 (che aveva puntato molto sul monomarca) e la Clio Rally4, dove si era cercato di creare una filiera. Ma con l’arrivo della Rally5 praticamente è affondato tutto, una vettura entrata nella classe entry level praticamente a gamba tesa, una spanna sopra una concorrenza inesistente. Leggermente più cara della media, ma ideale per qualsiasi trofeo promozionale, praticamente una vettura che si vende da sola e non ha avuto problema a prendersi il mercato, senza bisogno di politiche o iniziative promozionali della casa. Dall’altra parte però è stata letteralmente abbandonata a se stessa la Rally4, una vettura sulla quale inizialmente si è investito nell’ERC e in alcune serie nazionali, ma presenta due criticità: un costo leggermente superiore alle concorrenti e richiede doti di guida importanti (vettura vincente ma difficile). Una sorta di deterrente per chi affitta vetture, il fatto che sia più difficile non vuole dire che si debba abbandonarla, anzi ha dimostrato di essere un potenziale punto di riferimento in un programma di filiera. In queste ore al Mont Blanc Ribaud e Juif con le loro Clio Rally4 si dimostrano ancora una volta più veloci delle Peugeot 208 e delle Opel Corsa della Stellantis Cup capitanate dal fortissimo Antony Fotia. Ma se la Rally4 è stata abbandonata a se stessa lascia ancora più basiti la Rally3 appena omologata è stata abbandonata sul mercato come un orfanella sulla porta della chiesa, ed affidata ad uscite a spot ai giovani e non che si sono messi in evidenza nei monomarca Francesi targati Renault.