Il rally Japan è la gara del WRC ad avere fatto registrare il tutto esaurito nei trasferimenti come non si vedeva da tempo, sulle speciali invece tra aree pubblico sacrificate e distribuite con il contagocce, mancanza di parcheggi e biglietti dai prezzi stellari il pubblico è stato il grande assente.
Il rally made in Japan non è stato un disastro solamente dal punto di vista sportivo e gestionale, ma anche sotto il profilo della gestione spettatori ha dimostrato carenze e soprattutto una totale mancanza di conoscenza del mondo dei rally, ed anche della realtà locale. In passato ci siamo sovente spesi a favore dei rally dove si paga un biglietto, l’importante è riuscire a garantire servizi adeguati e la possibilità di seguire la manifestazione nella sua interezza agevolando gli spettatori. La prima in casa Toyota non ha però garantito nulla di tutto questo, parcheggi inesistenti ed inviti a raggiungere le prove in bus, pochissime zone pubblico ridotte e lontanissime dall’azione, ben oltre i limiti della sicurezza. Abbastanza per tenere fuori dalla portata delle immagini della diretta e dagli scatti dei fotografi il poco pubblico presente, dando l’impressione di una gara deserta. Ma il primo freno per gli spettatori è stato un ticket salatissimo, dove una giornata costava di più di un pass gara nelle gare Europee dove i rally hanno una grande tradizione e per accedere alle speciali si è sempre pagato un biglietto. Scoraggiando anche gli appassionati incalliti. In passato ci era capitato di assistere ad una cosa simile nei primi anni 2000 al Wales Rally, una scelta che in paio di anni ha ridotto delle folle oceaniche ai minimi termini. In Galles quando l’organizzazione è rinsavita ci sono volute parecchie edizioni per riguadagnare il pubblico perso, figuriamoci in un paese come il Giappone dove la tradizione non è certamente quella Britannica. Per non parlare della facilità con la quale sono state cancellate è interrotte le speciali, in particolare il venerdì; sui ventidue chilometri della Shitara (speciale 4 e 7) nel primo passaggio la prova è stata interrotta dopo neanche dieci vetture, mentre il secondo è stato cancellata per un rail danneggiato. Ma sulla speciale spettacolo di Okazaki City non è andata molto meglio, dopo avere cancellato il primo passaggio, una speciale disegnata appositamente ad uso del pubblico nessuno ha pensato che in un piazzale su terra la polvere l’avrebbe fatta da padrona. Così dopo pochi passaggi bisognava scorgere le vetture in una nube polverulenta. Il pubblico che voleva vedere le vetture dl WRC si è così concentrato sulle strade dei trasferimenti, un pienone impressionante soprattutto in certi attraversamenti, ma dopo quest’edizione portare gli spettatori sulle speciali sarà molto più complicato di prima, soprattutto visto il trattamento in speciale di chi non si è fatto spaventare dai prezzi stellari dei biglietti. Passino le distanze siderali dalle speciali, ma le speciali cancellate hanno fatto storcere il naso anche ai disciplinati Giapponesi.