Il campionato tricolore Junior a differenza delle serie maggiori, si presenta a Monza con il titolo ancora in ballo, in pole c’è il vicentino Davide Pesavento che può contare su un vantaggio di una quindicina di punti nei confronti di Igor Iani, uno scarto che gli permette di giocare in marcatura, un interessante esame di maturità per un ragazzino che ha vinto tre gare su cinque, e per il suo avversario che deve giocarsi il tutto per tutto.
Sui passaggi terra asfalto di Monza i ragazzini dello Junior si giocheranno il titolo, ed un goloso montepremi, una sfida a due che metterà di fronte Pesavento e Iani due talenti emergenti, molto interessanti anche per le differenze tra i due. In testa al campionato con una quindicina di punti di vantaggio su Iani troviamo il ventiduenne vicentino, un pilota semplicemente esplosivo capace di andare a firmare ben tre dei cinque appuntamenti disputati: Targa Florio, San Marino e Mille Miglia. Sulla sua bilancia pesa anche il deludente risultato del Sanremo, solamente quinto al traguardo finale, ma senza il minuto di anticipo pagato ad inizio gara, ed un altro minuto per il ritardo accumulato per sistemare un problema con un cerchio rotto, avrebbe firmato il successo anche nella citta dei fiori. Igor invece in carniere ha messo tre secondi posti, quello al Sanremo particolarmente amaro visto che ha subito il sorpasso di Zanin proprio sull’ultima speciale. Iani di anni ne conta ventitré, uno in più del suo avversario, nelle ultime due stagioni trascorse nei monomarca di casa Suzuki, si è sempre classificato secondo dietro a due piloti di grande esperienza come Goldoni e Giordano, ed oggi oltre alla velocità ha messo sul piatto una grande solidità nella gestione del campionato. Il suo tallone di Achille è stata la terra, una superficie dove ha corso pochissimo, ed al San Marino non è mai sembrato a suo agio. Il Monza misto andrà a proporre un fondo da scoprire per tutti, dove visti i continui cambi di grip a fare la differenza sarà l’istinto e la capacità di adattamento. Il punto interrogativo è se queste doti permetteranno a Iani di chiudere (e non divaricare ulteriormente) la forbice prestazionale con il suo avversario. I quindici punti di differenza sono parecchi ma lontano dall’essere determinanti nel caso di un qualsiasi errore, permettono però a Pesavento di potere giocare in marcatura sul suo avversario. Lasciando fuori dai calcoli i punti della power stage, questo margine gli permette di arrivare staccato di due o tre posizioni, un vantaggio non certo decisivo, ma importante.