Il campionato Junior WRC da questa stagione andrà a proporre due premi differenti, un mezzo passo indietro dal teorico salto diretto su una vettura rally2 nel WRC3, ma la possibilità di un programma di cinque gare su una rally3. Visione più economica che propedeutica.
A pochi giorni dal varo del nuovo calendario Junior WRC, oggi è stato anche annunciato il premio per il vincitore di questa edizione che a sorpresa offre l’opportunità di scegliere tra due differenti premi. Portarsi a casa una Ford Fiesta Rally2, oltre a una fornitura di pneumatici per una stagione WRC3, incluse le quote di iscrizione a campionato ed alle 5 gare prescelte, esattamente come nelle stagioni passate. Oppure la partecipazione a 5 appuntamenti WRC al volante della nuova Fiesta Rally3 seguita direttamente dalla M-Sport. Oggi non possiamo certo sapere quale sarà il futuro della nuova classe Rally3, ed è abbastanza chiaro che in M-Sport stanno spingendo a mille per andare a riempire una casella dove al momento non c’è concorrenza, ma le perplessità sono davvero tante. Certamente questa può essere una scelta per un primo approccio al WRC su una trazione integrale, un ingresso meno traumatico che con una rally2, dove ci si misura subito con piloti di grande esperienza. Quindi un suo perché propedeutico c’è, anche se in tutta onestà cinque gare è oltre il minimo sindacabile, ma se non c’è un disegno che va oltre chi non a budget rischia di fermarsi la stagione successiva e senza avere dimostrato niente. Visto che il rischio di avere poca concorrenza soprattutto nelle prime stagioni è molto concreto. Il premio classico invece sino a oggi ha dato veramente pochi risultati, prima Nil Solans ha sbattuto il naso in una stagione 2018 solo di bassi, programma ridotto a sole tre gare l’anno dopo, per rientrare in Spagna nel 2020, dove ha vinto il campionato terra. Ancora più disastrosa la stagione premio di Bergkvist, chiusa dopo due partecipazioni per mancanza di fondi. Anche se nel 2020 la stagione è stata segnata dalla pandemia Jan Solans ha disputato tre gare quasi a capitalizzare gomme e iscrizioni e basta. Una storia che evidenzia un totale scollamento tra la propedeuticità e la capacità di aprire qualche porta sul futuro. Ed in tutta onestà non ci sembra che il premio sulla rally3 possa andare oltre a qualcosa fine a se stesso.
