Il WRC2 vede imporsi un Kajetanowicz padrone della situazione in ogni frangente, che ipoteca il successo nella prima tappa per poi andare in controllo del Boliviano Bulacia e gestire i tre minuti di vantaggio, mentre Fabio dopo una partenza ad handicap con due forature riaggancia il podio e conclude la sua gara sul gradino basso.
Questa volta il pilota Polacco, vincitore di tre titoli continentali consecutivi dal 2015 al 2017 è riuscito a firmare il suo primo successo targato WRC, che in questo momento gli vale anche il primato provvisorio del WRC2. Se in questi due anni (il primo a mezzo servizio) nel WRC2 non ha mai convinto a fondo alternando ottimi tempi ad errori oppure improvvisi cali di ritmo questa volta è stato impeccabile, forte dei chilometri fatti nella passata stagione e soprattutto negli anni ERC sui percorsi accidentati dell’Acropoli e di Cipro. Partito con un buon passo nel giro di appena due speciali ha messo tra se Bulacia e Henning Solberg un bel mezzo minuto, restando a duellare in punta di fioretto con per la leadership di classe con i protagonisti del Pro. Gruppo che supera in maniera decisa nelle speciali del venerdì pomeriggio, mentre tra i suoi avversari diretti nel WRC2 inciampano in forature varie e a fine giornata Bulacia è secondo a tre minuti, ed il nostro Andolfi a quattro minuti nonostande due forature che lo hanno subito allontanato dalle parti alte della classifica. Una prima giornata nella stella di Kajto, anche se Fabio nella replica del venerdì dimostra di avere capito la lezione e lascia un segno pesante con tre scratch WRC2 e due di classe rimontando una minutata abbondante a Kajto, senza più inciampare in forature o sbavature di altra sorta. Nella seconda tappa Fabio va di nuovo a scratch sulla lunga, ma i distacchi non subiscono grandi scossoni, almeno sino a quando sarà proprio il povero Fabio a dovere contabilizzare un’altra foratura, ed a quel punto i tre vanno a sbrigare la pratica finale senza troppi patemi d’animo, il brivido finale lo regala la Fabia di Kajto sulla quale cede un semiasse, ma nonostante manchino due prove da disputare il Polacco riesce a limitare i danni perdendo un minuto e mezzo che non cambia la classifica del WRC2, ma gli costa però la simbolica palma della vittoria di classe, che sfuma proprio sui dette chilometri della power stage. Ottime le prove di Bulacia e soprattutto Andolfi che su un terreno tutto da scoprire non ha commesso errori, dimostrando nella seconda parte della prima giornata di sapere variare il suo passo, ed avere nel piede le performance dei primissimi.