Alla partenza della tappa con due Yaris la davanti con un gran bel margine, Latvala ha chiarito che i due la davanti non era la per scannarsi ma Evans per vincere e Rovanpera per consolidare la sua leadership mondiale. In realtà baby Kalle ha tenuto giustamente alto il ritmo ma nel secondo giro ad ogni scratch negava di andare a caccia di Evans, mentre in realtà ..
Nella prima tappa i due alfieri della Toyota sono andati via con un passo bello sostenuto, una spanna sopra la concorrenza, sicuramente dalla parte della ragione, ma quando il passo è quello e gli sterrati sono quelli portoghesi viene da chiedersi dove sia il limite tra il controllare e buttare tutto alle ortiche da un chilometro all’altro. Almeno nel primo passaggio, mentre i due limavano i coltelli la scusante di ricacciare portare gli avversari oltre il minuto era fiacca ma poteva tenere, visto che la carreggiata non era troppo distrutta. Nel secondo giro però, con un fondo decisamente più degradato e con parecchie pietre Rovanpera non ha continuato a tenere il passo del primo giro, ma ha affondato il piede destro aumentando ancora il suo ritmo. Con un ritardo di poco inferiore ai venti secondi ai microfoni a fine speciale ha sempre negato di non volere andare a cercare il compagno di squadra, ma è risultato abbastanza evidente che tra le parole e il piede non c’era il minimo collegamento. Alla partenza dei trentasette chilometri e rotti di Amarante è riuscito a portarsi a dieci secondi da Evans, mettendo a quel punto una grande pressione sul compagno, indipendentemente da cosa avrebbe deciso di fare in prova. In speciale manco a dirlo è partito full attack e lo scratch non è arrivato solamente per il temporale che a metà speciale ha reso più scivoloso il terreno, ed il tempo staccato da Neuville in condizioni decisamente migliori era anche quello il risultato di un full attack. A inizio speciale Evans si gioca un jolly e questo gli fa mollare un po’ più il passo, ed a fine speciale paga al compagno di quasi 14” e va a prendersi la leadership per quattro secondi. A questo punto tutto dipenderà da Evans e non ci sorprenderebbe vederlo andare a tentare di riprendersi la posizione, anche perché a questo punto è evidente la scomoda posizione in cui si trova Latvala, impossibilitato a dare degli ordini di squadra che non sarebbero rispettati. Alle spalle dei due a oltre un minuto e mezzo Katsuta è andato a strappare a Sordo il gradino basso del podio e speciale dopo speciale ha messo tra se e lo spagnolo un bel gruzzolo di secondi.