Il Safari WRC ha proposto una seconda frazione ancora più dura della prima, mandando al tappeto più di una vettura, in testa resiste Rovanpera ma la classifica resta aperta sino alle due speciali che chiudono la giornata, un temporale scarica secchiate d’acqua a macchia di leopardo e crea chilometri di fangaie dove Kalle mette le ali alla Yaris e prende il volo.
Anche in questa edizione la pioggia è arrivata a rimescolare le carte nel pomeriggio della seconda tappa, ed ha lasciato il segno sulla parte finale di Elmenteita e su buona parte della Sleeping Warrior, abbastanza per alzare i tempi di una minuto sulla prima e due sulla seconda. A differenza dell’anno passato il temporale è finito prima della partenza delle vetture e questo non ha creato grosse differenze tra chi partiva davanti e chi dietro. Sino a quel momento Rovanpera ha continuato a tenere le redini della gara, ma senza mai riuscire a scrollarsi di dosso il fiato di Evans, Katsuta e Neuville. Ma appena fango e pozzanghere hanno cominciato ad azzerare l’aderenza Kalle è stato superlativo, soprattutto nel cinque chilometri finali completamente bagnati della penultima speciale è riuscito a fare saltare il banco, ed a prendere il volo sui primi inseguitori. Ad onore della verità forse qualche linea più pulita l’ha trovata, ma la differenza si vedeva ad occhio nudo, linee pulitissime e filanti mai una sgasata di troppo, mai un traverso o meglio appena la sua Yaris si intraversava mollava l’acceleratore per raddrizzarla. Se nei passaggi più lenti questa condotta non impressionava, dove si riusciva a sviluppare velocità si vedeva nettamente che baby Kalle riusciva a dare più velocità degli altri. Nell’ultima speciale ha continuato con la sua guida pulita, ma nella pozione più sassosa e nei punti più rischiosi ha preferito dare un click in meno al suo piede, e limitarsi a marcare Elfyn e Takamoto oramai distanziati. Quattro Toyota ai primi quattro posti, da Kalle a Seb in un fazzoletto di appena due minuti e mezzo, il resto è lo sprofondo più nero con due Hyundai a una decina di minuti e Breen prima delle Puma prossimo ai venti minuti. A rosicare di più sono Tanak bloccato dalla rottura dell’albero di trasmissione e Neuville che appena conquistata la terza piazza prima resta fermo in speciale con la vettura che non riparte e appena riesce ad avviare il motore esce di strada e va a parcheggiarsi in mezzo a due alberi.
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