Chi pensava si accontentasse di una prima tappa da incorniciare si è sbagliato di grosso, Takamoto Katsuta non ha mai mollato la sua leadership mettendo in ginocchio due specialisti come Tidemand e Veiby, permettendosi addirittura un finale in controllo.
Alla fine della prima giornata Katsuta ha fatto vedere tutto e di più, a quel punto in molti si attendevano mollasse un pochino, o quanto meno i due Vikinghi Tidemand e Veiby in un impeto di orgoglio andassero in caccia del Giapponese. La seconda giornata di Katsuta inizia con uno svarione in un muro di neve, fortunatamente se la cava perdendo una decina di secondi e scivola in terza posizione. Un invito alla prudenza che avrebbe frenato molti, ma lui da campioncino di razza ha ripreso con il suo passo, forse con un pizzico di concentrazione in più, andando a fare segnare en cinque scratch di WRC2 abbastanza per riprendersi subito la leadership, e chiudere la seconda tappa con 12″ su Tidemand e 20″ su Veiby. Ma forse il capolavoro assoluto lo fa nella tappa finale, dove accorcia di quel tanto che basta il suo passo per evitare i rischi più grandi, e va in controllo su Tidemand con appena 12″ di vantaggio, ma poi accelera di nuovo per smorzare anche l’ultimo timido tentativo dello Svedese. Una padronanza del ritmo di gara (e la capacità di cambiarlo) che sino ad oggi solo Ogier ha dimostrato di avere. La strada per Katsuta è ancora lunga, ma senza ombra di dubbio questo Svezia ci ha rivelato un futuro top driver, quello che potrebbe andare a rompere le uova nel paniere a baby Rovanpera. Seconda piazza per un Tidemand annebbiato, dopo i duelli all’arma bianca con Lappi, un titolo vinto con un buon passo ma senza mai esagerare sembra avergli tolto la paura di osare. Terzo posto per il Norvegese Veiby, sino a metà della seconda tappa è rimasto sugli scarichi di Pontus, ma poi ha perso qualche secondo di troppo, ed a quel punto ha mollato amministrando la sua posizione. D’altronde alle sue spalle troviamo il vuoto pneumatico con Adielsson e Tuohino a minutate.