Il giapponese della Toyota dopo una divagazione contro un albero sulla seconda speciale, perde subito il treno dei primi, ma battendo la bellezza di dieci scratch riesce comunque a mettersi in mostra sulle strade di casa, una bella prova di orgoglio ma certi toni esaltanti sembrano non tenere conto del conteso della gara.
Le doti di Takamoto non le scopriamo sicuramente nella sua gara di casa, dove l’anno passato è riuscito a salire sul terzo gradino del podio alle spalle delle Hyundai di Neuville e Tanak, primo dello squadrone Toyota davanti a Ogier e Evans. In queste tre stagioni di podi WRC ne ha portati a casa ben quattro, dimostrando di avere un buon passo e quando è riuscito a dare regolarità alla sua azione ha un passo da podio. A segnare in negativo le sue prestazioni però sono stati gli errori, troppo frequenti per trovare sempre una giustificazione, ed anche questa volta si è giocato tutto nei primi chilometri una toccata se vogliamo veniale, ma con due minuti e mezzo persi in speciale ed altrettanti per rimediare ai danni, all’uscita del primo service aveva già un bel cinque minuti sul groppone. Un brutto colpo, soprattutto nella gara di casa dove ci teneva molto a fare bene, ed a quel punto ha tirato fuori una reazione di orgoglio che lo ha portato ad ottenere ben dieci successi parziali sulle ventuno speciali disputate. Dimostrando di sapere reagire trovando passo e regolarità anche nei momenti difficili. Una strisciata di scratch che non è passata inosservata, ed in maniera quasi automatica in molti lo hanno esaltato, qualcuno ha parlato di un uomo squadra per la prossima stagione. Una gara molto bella, ma i piedi devono restare sempre per terra, in una gara che ha proposto una classifica scolpita nella roccia dopo la sesta speciale, delle strade viscide e scivolose anche quando non pioveva, hanno indotto i superstiti a non tenere l’acceleratore giù sino in fondo. In una gara dove tutti hanno corso sulla difensiva, Taka si è ritrovato a segnare una serie di goal a porta vuota, questo non sminuisce la sua gara, ma nemmeno si può parlare di un nuovo campione. Il suo posto in squadra non è mai stato in discussione almeno per il 2024, ma se vorrà prolungare la sua permanenza con i ragazzini del WRC Challenge Program pronti a salire sulle rally2, dovrà riuscire a coniugare velocità e regolarità molto più frequentemente. Il podio è nelle sue corde, il successo può arrivare ma nel suo caso deve contare su una serie di situazioni favorevoli, per cui partire come in molte gare di quest’anno per andare a cercare quel qualcosa in più può costare molto caro.