Il rally Barum nella speciale di apertura by night ha visto l’austriaco Wagner prendere il comando, ma già dallo shake si era capito che il Barum sarebbe stato un discorso tra i piloti della repubblica Ceca, ed alla fine della prima giornata di gara Kopecky ha messo in fila tutto il gruppo e guida la gara con una dozzina di secondi su Csomos.
La cinquantaduesima edizione del Barum è partita nel segno dei piloti di casa sin dalle prime battute di gara shake down e speciale di qualifica, ma appena è scattato il rally vero sulle insidiosissime strade della repubblica Ceca dopo le prime scaramucce di giornata, sulla speciale lunga Cais e Kopecky hanno dato il primo strattone alla classifica. Anche se non è stato il colpo del K.O. i due hanno messo in chiaro le cose, dimostrando di avere qualcosa in più di tutti gli altri. L’ex uomo immagine di Mlada Boleslav continua a tenere alto il passo e ad una speciale dalla fine Cais va lungo, ed anche se riesce a salvarsi rimedia una foratura, ed a fine prova paga la bellezza di un minuto e venti secondi. Un ritardo che lo fa precipitare fuori dalla top ten, ma soprattutto lo taglia fuori dalla lotta per il podio finale. Al contrario Kopecky va a vincere le ultime tre speciali di giornata, l’ultima in coabitazione con Cais, portando il suo vantaggio sull’Ungherese Csomos ad una quindicina di secondi, mentre l’Austriaco Wagner si tiene stretto il terzo gradino del podio ma scivola ad una mezza minutata dalla testa della gara. Un addio ai sogni di gloria cullati alla fine della speciale by night dove si era lasciato tutti alle spalle, ed il mattino quando ha continuato a battagliare per il primato, almeno sino al passaggio sulla lunga, prova dove paga dazio di mattina e di pomeriggio. Quarto, ad una quindicina di secondi dal podio un Paddon tatticamente perfetto, alla sua prima partecipazione al Barum nelle speciali della mattinata cerca di mettere a fuoco strade e macchina, ed al ritorno al service di metà giornata è nono a una mezza minutata dai primi. Con delle nuove regolazioni i suoi tempi migliorano in maniera importante, e dopo quattro speciali dove a fatica riusciva a stare nella top ten, nelle tre finali va ad agganciare la top five. Una gara impressionante per la maturità con la quale il kiwi è riuscito ad affrontarla, da una parte deciso ad andare a chiudere il discorso ERC con una gara di anticipo, dall’altra con una perfetta padronanza del suo passo e di cosa gli può dare la sua vettura.