Dal mondiale corso sulle strade del Saarland è passata appena una settimana, ma il copione di Kopecky non è cambiato, una foratura lo fa scivolare indietro ma con una bella rimonta va a riprendersi il successo anche a Zlin, piegando un Lukyanuk attento ai punti dell’ERC.
La partenza rispetta il copione più classico con il padrone di casa Jan Kopecky che assesta subito un bell’uno due, nulla di devastante ma il Russo Lukyanuk, ed il connazionale Pech gli unici due a dimostrare di avere nel piede il ritmo del driver di Mlada, gli pagano rispettivamente una manciata di secondi. Ma sulla speciale di Sementin Jan tocca leggermente una ruota e rimedia una foratura che gli costa una mezza minutata. La Fiesta di Pech invece deve issare bandiera per un cedimento nel trasferimento. La replica, secondo più secondo meno, di quanto è successo sabato passato sulle strade del Deutschland, ed anche sulle speciali di casa Jan si ritrova tra le mani una gara che lo vede nuovamente nello scomodo ruolo dell’inseguitore. Le condizioni delle strade sono decisamente impegnative, con viscido, bagnato, umido, sporco e fango a farla da padroni, un invito alla prudenza anche per il padrone di casa, che inizia una rimonta più calcolata cercando di non rischiare più del lecito. Mentre al timone il velocissimo Lukyanuk tiene un bel passo che nel giro di pochi chilometri gli permette di scrollarsi dagli scarichi la Fabia del giovane Gryazin. Ma l’obbiettivo di Lukyanuk sono i punti di un ERC che non può permettersi di perdere, la briglia resta quindi corta come prima del via, attento a portare a casa il risultato ignorando il pilota ufficiale di Mlada che speciale dopo speciale rosicchiava secondi. Dopo avere saltato Gryazin nelle ultime stage del sabato, Kopecky continua ad avvicinarsi alla testa della gara, ed a due speciali dalla fine della gara salta un Lukyanuk con in testa un solo focus: i punti dell’ERC. Una gara difficile con alti e bassi oltre a qualche sbavatura anche per Sordo, che però nel finale riesce a riagganciare il gradino basso del podio regolando sul filo di lana il giovane Gryazin (anche lui attento agli Euro punti) e il Ceco Miroslav autore di un finale imperiale.