KOPECKY SUONA LA DECIMA

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Le strade di Zlin tra le porzioni disastrate, il viscido e i continui cambi di aderenza propongono un ventaglio di difficoltà enorme, ma se a queste andiamo a sommare due giornate di scrosci e temporali la gara è diventata una sorta di terno al lotto dove ad azzeccare i numeri vincenti è stato il grande mestiere di Kopecky che va a vincere il Barum per la decima volta.

Il decimo successo personale di Jan Kopecky sulle strade del Barum è stato semplicemente disarmante, la gara è scattata su una prima bouclé bella fradicia, tra la scelta delle gomme un fondo già scivoloso senza l’acqua è successo di tutto. Uscite di strada, testa coda e una lunga serie di svarioni che dopo appena tre speciali ha proposto una classifica abbastanza allungata, con Kopecky e Pech a battagliare in testa alla ma con una mezza minutata sul gruppetto di piloti della repubblica Ceca con Cais, Stritesky e Mares. Il braccio di ferro tra il pilota della casa di Mlada Boleslav e Focus WRC 06 di Vaclav è andato avanti sino all’inizio della tappa finale, quando un uscita di strada è costata a Pech una minutata abbondante che lo ha fatto scivolare fuori dalla top five. A quel punto con una solida leadership tra le mani, in una tappa finale che ha continuato ad alternare asciutto e bagnato, Jan si è limitato a tenere alto il passo dove non c’era da rischiare. Una condotta inappuntabile che gli ha anche permesso di aggiungere in carniere un altro scratch da sommare ai quattro della prima giornata. Una decima perla dalla lucentezza cristallina, mentre alle sue spalle i tre driver cechi ai quali si è aggiunto un Simon Wagner scatenato che è riuscito a coronare la sua rimonta andando a strappare il gradino basso del podio a Eric Cais. Riesce invece ad arginare l’austrico Filip Mares che salva la sua piazza d’onore per un secondo e sette decimi. A chiudere la top five è la Fabia R5 di Dominik Stříteský che partendo molto indietro prende la pioggia e si vede saltare dalla Fiesta di un Cais partito per agganciare il podio al terzo intermedio era sul secondo gradino virtuale del podio, ma la posteriore destra nel finale è andata giù e si è descappata ma si è dovuto amaramente accontentare della medaglia di legno. Primo della pattuglia azzurra settimo assoluto Simone Campedelli, mentre Mabellini chiude in diciassettesima posizione secondo tra le tutto avanti dell’ERC 4.

CLASSIFICA

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