La quarta corona iridata di Kristoffersson per Timmy Hansen, suo rivale diretto nella corsa al titolo ha un sapore molto amaro, i due chiudono il World RX con 217 punti in carniere, ed alla discriminante Johan soffia il titolo ad Hansen per avere una vittoria scratch in più rispetto all’alfiere Peugeot.
La domenica del Nurburgring ha proposto una sfida all’arma bianca tra i due pretendenti al titolo mondiale, con Niclas Gronholm a fare da terzo incomodo, ed alla fine il Finlandese è riuscito a fare sua la finalissima, rimediando così il terzo successo stagionale. pareggiando con Kristoffersson almeno il conto dei successi scratch. Timmy Hansen dopo avere pagato salatissime le decisioni del collegio sportivo nella gara del sabato, è inciampato in una nuova sanzione in semifinale, 7” per un’azione scorretta nei confronti di Gronholm, abbastanza per passare dal successo alla terza posizione riuscendo comunque a qualificarsi per la finale, ma con due punti in meno che vanno a ridurre il suo vantaggio in campionato ad un solo punto su Kristoffersson. Una finale incandescente con Gronholm che dopo le concitate fasi di partenza riesce a scappare via davanti a Kevin Hansen che cerca di fare gioco di squadra e si tiene dietro Johan, per permettere al fratello Timmy di riportarsi sotto. Il sandwich però non funziona perché Timmy Hansen fatica a chiudere il buco ed al traguardo deve cedere l’ultimo punticino al suo avversario e così i due si ritrovano entrambi al comando del mondiale con 217 punti. Entra così in gioco la discriminante, ovvero il numero di gare vinte, quel meccanismo spietato che nel 2019 consegnò ad Hansen il suo primo titolo in barba a Bakkerud. Ma questa volta Timmy si vede costretto ad abbandonare tutti i sogni di gloria a favore dell’Audi S1 Supercar di Kristofferson che conquista il suo quarto titolo mondiale. Un finale amaro per l’alfiere di casa Hansen che nella due giorni del Nurburgring subisce la rimonta imperiale del suo rivale, ma soprattutto deve cedere un bel gruzzolo di punti per tre severe decisioni che vanno a penalizzare una serie di azioni un po’ troppo arrembanti.