La candidatura della Cina avanzata nei mesi passati sta prendendo sempre più corpo, con i Cinesi che stanno muovendo tute le loro pedine in FIA per avere le carte in regola al consiglio mondiale di fine settembre che varerà il nuovo calendario.
Se qualche mese fa non erano in molti a dare grande peso alla candidatura della Cina, visti i contratti in ballo tra promoter e organizzatori, tra organizzatori e sponsor vedi il rally GB, il tutto sembrava orientato a mettere pressione a qualcuno per chiudere i contratti. Ma tra fine luglio ed agosto i contatti tra la federazione Cinese e quella internazionale si sono intensificati, dando il via alle prime visite ispettive per valutare ed avere un report corposo da mettere sul piatto del consiglio FIA di Parigi che si terrà il 30 settembre. Dal quale uscirà la versione definitiva dei calendari delle serie iridate più importanti, WRC compreso. Anche se ad ora non è dato sapere se la base della gara andrà a riprendere la struttura del rally che fa parte da anni dell’Asia Pacifico. Iniziare con un edizione 0 potrebbe non essere un problema, anche perché la prova del APCR andrà in scena a fine Ottobre a decisioni già prese, ed in caso di federazioni come quella Cinese i budget sono così importanti da sopperire all’esperienza, acquisita nel caso dell’edizione disputata nel 1999 (quando si impose Auriol) mettendo al comando un uomo di esperienza come l’Australiano Gary Connely.