LA CORAZZATA AUDI VA A FONDO

0

La disfatta della squadra di Ingolstadt nella prima tappa vera della Dakar è stata totale, prestazionalmente la vettura si è confermata assolutamente competitiva, ma se Peterhansel prende un colpo duro e manda out la sua Audi RS Q e-tron, Ekstrom e Sainz sono caduti in uno dei tanti trabocchetti di navigazione, perdendo più di un ora ed anche ogni chance di vittoria.

Trecentotrenta tre chilometri di piste sassose, sabbia e qualche trappola di navigazione sono bastati per fare colare a picco tutti i sogni di gloria della casa dei quattro cerchi. Una domenica nera che ad Ingolstadt non dimenticheranno tanto in fretta. Le performance della RS Q e-tron si sono dimostrate all’altezza della concorrenza, essere però subito fuori dei giochi con un’auto velocissima aggiunge ulteriore amarezza. Il primo ad uscire di scena è sua maestà Peterhansel, quando stava battagliando sul filo dei secondi con Nasser per prendere le redini della gara; un atterraggio scomposto provoca dei danni al posteriore della sua Audi, proseguendo uno dei cerchi posteriori si rompe e provoca il distacco del treno posteriore. A quel punto non gli resta che fermarsi ed attendere la sua assistenza per sistemare la vettura. Ad impressionare sono soprattutto le prestazioni di Ekstrom, che trova subito un gran passo e si tiene stretta la seconda posizione alle spalle del leader, con appena un minuto e mezzo di ritardo. Lo spagnolo invece si trova sul groppone sei minuti, in parte causati da una foratura, ma in una tappa estremamente selettiva resiste in quarta posizione. Ma ad un centinaio di chilometri dal traguardo arriva il trappolone di Castera, un tratto di navigazione pura dove è difficile leggere le tracci di chi parte davanti. Una cinquantina di equipaggi paga pegno, ma il conto per le due Audi è salatissimo, Carlos perde due ore, mentre Mattias perde un ora e mezza, ritardi pesantissimi che azzerano i sogni di gloria dello squadrone Audi. Pronti via si è ripetuto lo stesso film che aveva mandato al tappeto il madrileno l’anno passato, la navigazione complicata dal fatto che il road book è disponibile solamente a pochi minuti dalla partenza di tappa ha creato momenti di confusione totale. Lo Spagnolo come l’anno passato ha rilasciato dichiarazioni pesantissime contro gli organizzatori, per una formula che gli ex-rallysti non gradiscono, viziati da dieci anni di Dakar sud-americana, con la navigazione ridotta ai minimi termini. Un colpo pesantissimo soprattutto per l’Audi che si è rivelata velocistica mente all’altezza della situazione, ma ha subito messo in evidenza una certa fragilità sulla quale può avere inciso il peso addizionale della batteria, peso che può avere influito anche sulla foratura di Carlos. A fare il resto è stato il fattore umano, sta di fatto che già all’arrivo della prima frazione il sogno di Audi si è infranto contro una realtà durissima.

Share.