Dopo un inizio stagione con tante migliorie ma nessuna evoluzione, degna di questo nome, in Finlandia Ford prova a ribaltare gli equilibri del WRC con una nuova aerodinamica, che sulle veloci speciali Finniche si ripropone di chiudere il gap con le Toyota Yaris.
Dopo avere rivisto la vettura in tutti i particolari, ottimizzando anche i più piccoli dettagli, sopratutto in fase di assemblaggio in M-Sport arriva il primo step evolutivo vero sulla Fiesta WRC+. Un evoluzione finalmente targata Ford, con gli accordi di fine 2017 Ford Performance si è presa pieno carico dell’evoluzione aerodinamica. Ad inizio marzo, alla fine del rally del Messico una delle Fiesta ufficiali ha preso la strada degli Stati Uniti, dove Ford Performance l’ha affidata alle mani dei suoi tecnici aerodinamici, che in questi mesi hanno lavorato principalmente sul pacchetto aerodinamico posteriore nelle gallerie del vento di Charlotte. Un ottimizzazione che è andata a migliorare la parte estrattiva: quella sul fondo della vettura concentrando e la canalizzazione dell’aria in maniera da velocizzarla in uscita. Ma sopratutto andando ad aumentare in maniera importante il pacchetto estrattivo sulle ruote posteriori, in maniera da eliminare quasi interamente i flussi delle turbolenze provocate dalle ruote, che hanno dimostrato di attutire lo schiacciamento della vettura sul treno posteriore. Cambiamenti anche sul profilo dell’ala che non sembra essere cambiata in forme ed ingombri, ma semplicemente ottimizzata nel profilo in maniera da dare il giusto schiacciamento e stabilità posteriore, lavorando in simbiosi con la parte estrattiva bassa. Dopo i primi test Evans, Ogier e Wilson non si sono sbilanciati oltre il fiducioso, ma l’impressione dalle immagini e quelle dei presenti, hanno avuto l’impressione di un auto più ferma sul retrotreno, con una certa tendenza a sedersi quando la velocità diventa importante. A questo punto però bisognerà attendere i cronometri della gara per misurare i reali benefici della nuova aerodinamica, un primo passo per mettere Ogier in condizione di inseguire Neuville. Bisognerà invece attendere per le evo motore, che sembravano oramai slittate per il 2019, ma in realtà ci si sta lavorando per bruciare i tempi e magari riuscire a dare quel qualcosa in più ad Oger nella volata finale.