In Hyundai nelle prime tre gare hanno tenuto al palo il programma rally2, che ha fatto il suo debutto in Portogallo e sulla terra la Hyundai i20 N Rally2 ha dimostrato uno stato di forma invidiabile, ed anche se Suninen ha buttato la sua gara alle ortiche nella power stage, nei tre giorni di gara non c’è né stato per nessuno Mikkelsen e Skoda Fabia rally2 Evo compresa.
Nelle varie serie nazionali Europee, soprattutto la dove i fondi catramati la fanno da padroni le rally2 targate Alzenau continuano a faticare a trovare il bandolo della matassa, la vettura c’è ma manca ancora qualcosina, ed il fatto che si tratti di una vettura difficile da interpretare, complica non poco le cose. Dopo il successo a Monza con un Crugnola XXL (dove il varesino ha tirato fuori dal cilindro una gara straordinaria), sono passati sei mesi, nei quali al comando del reparto clienti è passato Andrea Cisotti, ed il suo lavoro sottotraccia è riuscito a portare in sugli sterrati lusitani una vettura, ed una squadra in forma smagliante. Suninen ha preso il comando sulla prima speciale vera della gara, ed ha mollato la sua leadership per una foratura, ma anche in quel frangente con una quarantina di secondi di ritardo su Mikkelsen ha dato l’impressione di potere recuperare. Il Norvegese però alla fine della prima giornata ha dovuto gettare la spugna per il cedimento del propulsore della sua Fabia, e Teemu si è trovato spalancate le porte di un autostrada per il successo. Nella prima bouclé di Amarante Rossel ha provato a mettergli pressione, ma appena Suninen è tornato ad aumentare il passo non c’è ne più stato per nessuno. Con la gara in pugno, sulla power stage il fondo bagnato ha indotto in errore un Teemu che è scivolato fuori strada, un probabile calo di concentrazione, buttando via un risultato che non è mai stato messo in discussione. Ma ancora meno discutibile è il potenziale della Hyundai i20 N Rally2 sulla terra, ventuno le speciali disputate sedici gli scratch ottenuti nel WRC2 Open dalle berline di Alzenau: 12 firmati da Suninen, 3 da Oliver Solberg e 1 da MC Erlean. Il giovane Oliver Solberg nella prima giornata è stato autore di una gara in linea con quella di Rossel, nonostante qualche noia, e senza il cedimento di un braccio dello sterzo nella seconda giornata sarebbe rimasto in lotta per il podio sino alla fine. Ora in Sardegna il Finlandese è chiamato a confermare le prestazioni lusitane, ma soprattutto a portare a casa punti e dimostrare che la i20 N Rally2 sulla terra c’è, e l’auto balbettante che avevamo visto in Finlandia l’anno passato è un lontano ricordo.