Sulle strade della Repubblica Ceca tra carreggiate strette, asfalti scivolosi e sporco ovunque il grip non è certo di casa, ma la pioggia ha ridotto l’aderenza ai minimi termini e tra fango e bagnato è salito in cattedra Kalle Rovanpera e con due scratch pesantissimi nelle due lunghe del mattino ha messo tutti alle corde, allungando le mani sulla gara.
Partire per primo sull’asfalto asciutto è da sempre un vantaggio, figuriamoci quando piove la carreggiata è stretta, ed il fango è già sull’asfalto ancora prima inizi il festival del taglione. In realtà per baby Kalle in queste condizioni al limite, poco conta partire davanti oppure dietro, quando l’aderenza viene meno, e si avvicina allo zero assoluto, sull’asfalto oppure sulla terra ha dimostrato di avere una marcia in più rispetto ai suoi avversari. A tratti anche due. Le prime tre speciali in repubblica Ceca disputate sotto la pioggia, hanno riacceso la magia del biondino. Linee pulite, spesso anche abbastanza sicure, come non stesse andando a cercare il tempo, ma la sua magia sta nella capacità di trovare le traiettorie migliori per avere sempre il massimo della trazione. Anche se si tratta di speciali nuove per tutti, su queste stradine di chilometri di test con le Fabia ne ha fatti molti, e dopo avere preso le misure sulla prima del mattino, sulle due lunghe ha menato di brutto. Ed al cambio gomme di metà giornata contava già su un vantaggio di una trentina di secondi su Evans e Neuville i primi due inseguitori. Una botta pesantissima soprattutto in una gara su asfalto dove spesso la differenza si fa sui decimi e non sui secondi. Nella seconda bouclé, si sono chiusi gli ombrelli (tranne su qualche tratto) e le strade hanno cominciato ad asciugare, ma l’intero gruppone ha preferito partire con i pioggia. Strade ancora umide, ma soprattutto sporchissime e con tanto fango hanno visto tutti i tempi alzarsi in maniera importante, Rovanperà ha continuato a spingere ed ha inanellato altri due scratch, condizioni difficili ma con quel pizzico di grip in più, sulle porzioni asciutte, i secondi sottratti a Neuville e Evans non sono stati più di un paio di manciate. Il belga e il gallese fanno una corsa parallela almeno sino all’ultima speciale, Thierry riesce a dare quella pulizia alle sue linee che gli permette di strappare la piazza d’onore e mollare dieci secondi al suo rivale in un colpo solo. In quarta posizione un Tanak in evidente difficoltà su questi fondi scivolosi, paga al leader la bellezza di un minuto e mezzo. Quinto un Katsuta che si trova alle spalle un Ogier, che dopo la foratura sulla prima speciale ha rinunciato anche a difendersi, ma comunque tiene nel mirino il compagno di squadra, come Suninen ha nel mirino entrambi.