Dopo i due passaggi di prove libere che a sorpresa vedono svettare la Skoda Fabia Evo del Polacco Mikołaj Marczyk, nella qualification stage a dare la zampata decisiva è la Hyundai i20 R5 del Russo Gryazin che brucia per pochi centesimi la sorpresa Polacca delle prove libere.
Nella prova di qualifica, il primo atto dell’ERC che consente ai suoi protagonisti di scegliere la propria posizione di partenza nella prima tappa, da ragione al Russo Gryazin che dopo due tornate di prove libere accorte sale in cattedra e batte il miglior tempo nella Q-Stage. Un segno importante quello del Russo che in un parco partenti di altissima qualità da una spallata ad un pronostico che sembrava ignorarlo. Nikolay su queste strade si può dire che c’è nato, ed anche se la sua Euro presenza è tutta in preparazione del ritorno Estone l’ambizione di fare saltare il banco c’è, dopo un inizio stagione nel WRC incolore, attento a non fare errori, è logico immaginare che sulle strade che più gli sono congeniali voglia dimostrare che c’è anche la velocità. Alle sue spalle il sorprendente Polacco Marczyk, giovane ma con poca esperienza internazionale dopo la cauta partenza Romana sembra avere deciso di mettere sul piatto le sue carte e quanto si è visto è decisamente interessante. Terzo il vincitore dell’anno passato baby Solberg, il figlio d’arte è partito senza esagerazioni ma se c’è da dare l’anima per vincere di sicuro si farà sentire, visto che oramai è chiaro che se il risultato è quello sperato potrebbe mettere l’ERC nel mirino. A chiudere la top five raccolta in un fazzoletto di un secondo troviamo i Finlandesi Heikkila e Pietarinen. Solamente sesto Ostberg che si mette dietro Lindholm, Breen e Lukyanuk, tre piloti che restano nel manipolo dei favoritissimi al successo scratch, ma con Euro ambizioni altrettanto importanti. Tra le piccole tutto avanti a mettere tutti in riga è la Fiesta Rally4 del padrone di casa Martin Sesks, che molla gli avversari Jeets, Radstrom e Nitiss.