Dopo i due run mattutini a Roma è andata in scena la Qualification stage, quattro chilometri per acquisire una priorità nella scelta della posizione di partenza, ed a piazzare la zampata è stato un Giando subito in sintonia con la Polo R5 che piega l’armata Citroen con le C3 R5 di Lukyanuk ad appena tre decimi e quella di Crugnola ad un secondo.
Nelle due tornate mattutina di prove libere il più veloce è risultato Andrea Crugnola che ha battuto lo stesso tempo del campione austriaco 2018 Niki Mayr, a braccarli a pochi decimi Lukyanuk, Lindoholm, Avbelj e De Tommaso, mentre Basso si limita a due passaggi senza esagerazioni che gli consentono di stare nei dieci. Ma appena le cose diventano più serie, almeno per i protagonisti dell’ERC che si giocano la possibilità di scegliere la loro posizione di partenza per domani sulla qualification stage, a salire in cattedra è il campione italiano in carica che mette il muso della sua Polo davanti a tutti, mettendo nero su bianco quali sono le sue ambizioni. Alle sue spalle le Citroen C3 di Lukyanuk e Crugnola dimostrano un’ottimo stato di forma e domani saranno anche loro della partita. A chiudere la top five troviamo invece due sorprese, la prima risponde al nome di Oliver Solberg che forse non si giocherà il successo, ma dimostra di avere un gran passo anche sui fondi catramati, la seconda a quello di Emil Lindholm che con la sua Skoda Fabia R5 Evo dimostra che le coperture Indiane MRF sono più competitive di quanto ci si potesse attendere. Parte male invece il Roma Capitale di Brazzoli e De Tommaso che escono di strada nel tentativo di battere il loro miglior tempo. Interessante il primo confronto tra le due nuove tutto avanti in versione rally4, con la Peugeot 208 del Finlandese Hokkanen che si lascia alle spalle la vettura gemella del Portoghese Antunes ed a un secondo la Ford Fiesta Rally4 di Dannis Radstrom.