L’ALTRA FACCIA DEL CIOCCO

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Se la faccia del Ciocco è stata quell’di un Andrea Crugnola sorridente, ma soprattutto sereno e se vogliamo anche un po’ incredulo, dall’altra c’è il sorriso amaro di Albertini e Andolfi e quello di un tiratissimo Basso, che ha continuato a confrontarsi con gli uomini Friulmotor per trovare il bandolo della matassa.

Come nelle passate edizioni la gara di apertura del tricolore, sulle strade della Garfagnana ha proposto un primo confronto tra gli sfidanti per il tricolore, ed a fare la differenza più grande come sempre è stato il set-up e le regolazioni di chi ha saputo lavorare al meglio nella preparazione della gara. Il risultato e soprattutto i distacchi in tutta onestà lasciano i tempi che trovano, perché il buco o meglio la voragine Crugnola è riuscito a farla nel primo passaggio in notturna sui diciannove chilometri della Careggine. A complicare una prova speciale tecnicamente molto impegnativa, corsa con il buio e una temperatura dell’asfalto molto bassa, ci ha messo lo zampino un ritardo allo start di una decina di minuti che ha contribuito a fare raffreddare ulteriormente le gomme. Un insieme di fattori che ha peggiorato la situazione di chi non aveva il set-up a posto (vuoi per non avere trovato le soluzioni giuste nei test, oppure per non avere avuto il tempo di riuscire a fare dei test veri). In speciale dopo i primi chilometri dove un’po’ tutti hanno remato, la mancanza di feeling ha portato molti dei favoriti a faticare nel cambiare il passo e così i secondi hanno continuato ad accumularsi, lasciando un buco importante in termini di secondi, ma soprattutto intaccando quel feeling che per qualcuno non è più arrivato. E così i secondi si sono accumulati un sull’altro, falsando i valori delle forze in campo, perché dopo quanto hanno fatto vedere la stagione passata trovare Basso, Albertini e Andolfi con distacchi che andavano dai quaranta secondi al minuto di ritardo su Crugnola, non corrisponde alla realtà. Basso ha pagato il cambio di vettura, e probabilmente le sue fatiche non si risolveranno con pochi chilometri di test, il data base di Alzenau sulla nuova rally2 N è molto limitato e assieme alla Friulmotor un tot di risposte dovranno trovarli da soli. Per la pattuglia delle Fabia, il cambio è stato di preparatori e quindi con un po’ di chilometri la pattuglia dovrebbe ritrovare rapidamente il passo per andare a insidiare la Citroen C3 by F.P.F. Forse a giocare un brutto tiro ad Albertini e banda è stata propria la facilità al volante della Skoda, conoscendo la vettura si sono fidati tutti delle sensazioni, ma anche se la vettura è facile quando poi si vanno a limare gli ultimi decimi una scelta non perfetta fa la differenza tra vincere e stare dietro.

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