Al Regione Piemonte Alba il gruppo Stellantis è sceso in campo con le debuttanti Lancia Ypsilon Rally4 HF, sette vetture schierate in quella sorta di villaggio Lancia che dal Targa Florio sarà il punto di riferimento per il Trofeo monomarca del marchio di Chivasso.
Comunque vada la prima uscita pubblica della Lancia Ypsilon Rally4 HF è stata un successo, al via ci si poteva attendere qualche vettura in più, ma qualche giorno di ritardo in più sulle consegne delle prime vetture ha impedito di allungare ulteriormente la fila delle tende assistenza con il marchio Lancia. Le vetture sin dallo shake down hanno dimostrato di essere ai vertici della classe Rally4, anche se non poteva essere altrimenti visto che si tratta della terza vettura del gruppo Stellantis in quella classe, derivata dallo stesso pianale. In pratica un evoluzione della Peugeot 208 Rally4, tenendo sempre presente degli importanti limiti fissati dai regolamenti tecnici per la classe regina delle tutto avanti. Tutto questo si traduce in miglioramenti quasi impercettibili, la novità è un cambio più lungo (che è stato omologato anche per Peugeot 208), i cui benefici però sono evidenti sulle strade dove le medie si impennano. Nel misto stretto e lento dove sovente c’è bisogno di rilanciare in continuazione l’andatura, avere le prime due marce più lunghe può risultare più penalizzante. Il primo scratch di classe è arrivato subito nella prima speciale, la spettacolo del venerdì in notturna, dove a batterlo a sorpresa è stato il giovanissimo finlandese Kauppinen, che però finisce la sua corsa a cavallo di un fosso nella terza speciale della gara. In lotta per la leadership di classe nelle prime battute della gara a distinguersi sono state le Ypsilon di Gianandrea Pisani e del locale Stefano Santero, e si apprestano ad affrontare la seconda bouclé nella top sette, con il driver toscano in seconda posizione, che anche stato leader provvisorio della gara. Ha lasciato invece qualche perplessità la struttura che gravita attorno al service, ospitalità e tutto il resto, bella e funzionale ma in linea con la carovana dello Junior, forse da un costruttore come Stellantis che punta al rilancio del marchio Lancia nella regione di casa, era lecito attendersi qualcosina in più. Almeno rispetto a Toyota Italia.