LANCIA YPSILON MIKI CI METTE LA FACCIA

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La presenza di Miki Biasion, il due volte campione del mondo piloti al volante della Lancia Delta, alla presentazione della nuova Lancia Ypsilon Rally4 HF, come era facile immaginare non si è limitata ad una comparsata a spot, ma assumerà una sorta di ruolo di uomo immagine, ufficialmente con il compito di sviluppare la Rally4 e la vettura stradale.

Oramai è sempre più chiara la strategia di mercato per il rilancio del marchio Lancia, che punta molto sulla sua storia sportiva, non potrebbe essere altrimenti visto che uno dei gioiellini nel garage del CEO Stellantis, Carlos Tavares è una Lancia Stratos (con i mitici colori Alitalia), con la quale ha partecipato al Rally Montecarlo Historique. Con l’ufficializzazione della presenza di Miki Biasion come parte attiva nello sviluppo della Ypsilon Rally4 HF, e contemporaneamente della vettura stradale, viene svelata la presenza del due volte campione del mondo piloti, alla presentazione stampa della gamma sportiva Ypsilon al fianco di Tavares (Ceo Stellantis) e Napolitano (Ceo Lancia). Una presenza che a livello immagine, soprattutto al cospetto del grande pubblico, rafforza in maniera molto importante immagine e teoricamente l’impegno a ritrovare la sua verve sportività, nel mondo del motorsport. Un operazione votata quasi esclusivamente al marketing, anche perché la versione rally4 sarà sviluppata negli stessi reparti di Versailles dove vengono sviluppate le Peugeot 208 Rally4 e la Opel Corsa Rally4, due vetture clienti del gruppo Stellantis di grande successo, tra i praticanti dei rally. Un reparto corse con grandi risorse tecniche, ed anche umane, con piloti di minore blasone ma con una grande esperienza sulle tutto avanti, che rispondono al regolamento Rally4. Tra questi c’è anche un apprezzatissimo collaudatore che risponde al nome di Andrea Crugnola, oggi già sotto contratto con uno dei marchi del gruppo. Per il momento trattandosi di un progetto embrionale, tutti i segnali non possono che essere interpretati positivamente, e giustamente per il momento si sta cercando di sfruttare al massimo la storia sportiva di un marchio ai vertici del motorsport negli ultimi decenni del mille novecento. Per dirla pane al pane vino al vino quello di Biasion più che di collaudatore è un ruolo di ambasciatore, ma quando si comincerà a riempire la scatola potrebbe essere l’uomo giusto da mettere al timone, anche se inizialmente si tratterà di programmi sulla falsariga di Trofei monomarca.

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