La prima tappa del Turchia propone subito una gara molto dura e selettiva, che penalizza chi ha l’arduo compito di aprire la strada, così la leadership se la prende un Lappi in formato maxi che parte dal fondo al gruppo. Alle sue spalle uno strepitoso Ogier che chiude la tappa 17”.7 davanti al compagno di squadra tallonato a una manciata di decimi da Neuville.
Una prima tappa di altri tempi combattutissima quanto appassionante, che non le squadre ed i pretendenti alla corona iridata si giocano sino all’ultimo metro in un mix tra prestazioni e scelte tattiche e di gomme in grado di rimescolare le carte del mazzo. Una gara che propone due spaccati completamente differenti tra il passaggio del mattino e quello pomeridiano. Nel primo ad impressionare sono le Citroen con un Ogier che attacca dal primo all’ultimo metro, mentre Lappi da dietro capitalizza in maniera perfetta la sua posizione di partenza. Brillano anche Mikkelsen e Latvala autore di due scratch, ma a lasciare senza parole è Tanak non per le sue prestazioni velocistiche indiscusse, ma per una scelta tattica di partire con una sola scorta e un mix tra le mescole medium e hard e senza rischiare l’impossibile riesce a tornare al servizio con soli venti secondi di ritardo. Purtroppo nella seconda parte della giornata si ritrova con una strada in condizioni ancora peggiori, ma con i jolly ridotti a zero, visto che avventurarsi in prova con una sola scorta ed una marea di pietre smosse il rischio è altissimo, come quello di tentare scelte miste tra dure e medie. Sulla prima speciale il ritardo non fa presagire nulla di buono, l’emorragia continua anche sulla lunga dove rimedia anche una foratura e paga una minutata ad un Neuville scatenato. Il Belga dopo una partenza condizionata da un eccesso di prudenza, ed una mancanza di feeling nella replica mette le ali alla sua Hyundai e con uno scratch pesantissimo a Cetibeli si porta sul gradino basso del podio a soli sette decimi da un Ogier che non ha nessuna voglia di mollare. La scelta di gomme del Belga e qualche goccia di pioggia nelle ultime due prove gli danno una mano a ritrovare il giusto feeling e tornare a guardare avanti con maggiore serenità. A sparire dalla lotta per il podio sono invece Latvala, Suninen e Mikkelsen tutti in debito di ossigeno rispetto al passo dei primissimi (oltre a qualche fallosità che costano secondi supplementari). L’unico a tenere botta è Lappi che nel round pomeridiano tiene in maniera superba la scia delle Hyundai, rosicchiando qualcosa anche ad Ogier che al rientro nel parco serale di Marmaris gli paga 17”.7.