Lappi è partito sulle strade di casa come primo scudiero di capitan Latvala, ruolo che ha coperto in maniera magistrale regolando la sua andatura quei due decimi sotto quella di Jari Matti, ma con la Yaris del capitano ferma si è ritrovato una leadership che nell’ultima frazione ha amministrato con grande padronanza.
La tappa conclusiva è andata via come da copione, con un Lappi attentissimo su una Yaris con le soluzioni più difensive, d’altronde arrivare alla tappa finale con un minuto di vantaggio sugli avversari in Finlandia significa avere la gara in tasca. E così è stato anche perché il bambino è arrivato in Toyota al salto di categoria con un grado di maturità impressionante, a cominciare dalla capacità di gestire e variare il suo passo con la stessa facilità di Ogier che in questo è maestro. Gli occhi di tutti erano puntati su Suninen, Hanninen e Evans che sono partiti da Jyvaskyla raccolti in un fazzoletto di cinque secondi pronti a scannarsi per i restanti gradini del podio. Il più lesto a scattare dai blocchi è Hanninen che salta nuovamente Suninen, un botta e risposta tra i due che riporta davanti Suninen sulla speciale seguente, ma un Evans velocissimo con le D-mack con cui finalmente trova il giusto feeling si inserisce di prepotenza nella lotta tra i due Finnici, più che mai determinato a scardinare lo strapotere dei Fly Finn. Nella replica di Lempàà Temu pasticcia e perde una ventina di secondi che lo obbliga nel finale a dare l’addio ad un podio che ha dimostrato di strameritare, alla sua seconda uscita su una WRC+ direttamente da un R5. Hanninen comunque reagisce e passa nuovamente Evans che però nella power stage fa registrare il secondo tempo in scia alla Fiesta di Tanak e va a prendersi una seconda piazza da incorniciare, su un Hanninen che dopo una lunga serie di pochi alti e tanti bassi soprattutto molto fallosa si prende un podio bello pesante sulle strade di casa. .