Dopo un Montecarlo da incorniciare la stella di J.M. Latvala è ritornata a brillare, in Svezia è stato l’unico a tenere la scia Neuville e quando il Belga è andato out con padronanza assoluta ha allungato su Tanak e Ogier che lo tallonavano ad un niente.
Un ultima frazione che non ha regalato i botti ma di magie dal cilindro ne sono uscite davvero tante, abbastanza per mandare per aria un copione che secondo tutti sembrava scritto sulla pietra: con le Fiesta all’attacco e Latvala sulla difensiva, addirittura con un pò di pretattica psicologica ha fatto capire di essere soddisfatto di qualunque fosse stato il gradino del podio finale. Ed invece sui ventuno chilometri di Likenas tra la prima e la replica ha fatto segnare un doppio scratch pesantissimo. Un Tanak a tutta ci ha provato senza lesinare niente ma gli ha pagato ben 16″ un eternità, che ha riportato il suo ritardo a 20″, abbastanza per mettersi il cuore in pace ed entrare nella power stage con l’unico obbiettivo di portare a casa la medaglia di argento. Ad Ogier invece va peggio che al suo compagno di team, anche lui parte a tutta ma rimedia subito un testa coda che gli costa secondi a manciate. Abbastanza per mettere a tacere ogni velleità ed accontentarsi di chiudere i due passaggi in controllo. Visto il ritardo incolmabile dai primi e il buon vantaggio su Sordo primo degli inseguitori. Unico obbiettivo andare a limare qualche punto iridato sulla power stage, dove si è preso la soddisfazione di brucare per qualche decimo un Neuville partito con l’unico obbiettivo di portarsi a casa i 5 punti in palio a Torsby. Al Belga non è servito a nulla salvare le gomme con due passaggi di Likenas percorsi ad un andatura ridicola (pagando ogni passaggio un minuto a Latvala). Ma a sorpresa il successo anche nella power stage è andato a un Latvala inarrestabile che aggiunge così un bel + 5 e va aprendersi la leadership del mondiale.