LE HYUNDAI REGINE DELLO SHAKE

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Nell’ultimo passaggio sullo Shake Down Tanak e Neuville vanno a battere i due migliori tempi, una sorta di vittoria di Pirro visto che domani Thierry avrà l’ingrato ruolo di aprire la strada e Ott lo seguirà a ruota, e sui cinque chilometri dello shake di Lubiewo l’evoluzione della strada dal primo passaggio di Neuville è stata nettissima.

I cinque chilometri dello Shake Down si sapeva non avrebbero dato molte indicazioni, se non evidenziare in maniera molto più che palese quanto si velocizzi il fondo con il passare delle vetture, con una forte tendenza a scavarsi e proporre nel secondo passaggio profonde rotaie. Lo scratch è andato a strapparlo a Neuville il compagno di squadra Tanak, che ha rifilato al compagno di squadra 1”.1. Ma anche per l’Estone la vita sarà tutt’altro che facile perché se domani l’ingrato compito di aprire la strada aspetta al Belga, ma dopo il successo in Sardegna e con i punti che si è andato a conquistare la domenica ha agganciato Evans, ed ora si ritrova a partire per secondo. A battere il terzo tempo è stato un sempre più sorprendente Adrian Fourmaux, da brutto anatroccolo il Francese oramai è diventato un giovane cigno, ed è riuscito a non fare rimpiangere Ott Tanak in casa M-Sport. Quarto tempo per la terza Hyundai di Mikkelsen, dopo due giri senza affondare sull’acceleratore, nella terza tornata, ed in un’altra extra si è avvicinato ai tempi dei suoi due capitani, ad un secondo e un paio di decimi da Neuville. Un inizio incoraggiante anche perché domani partirà dietro a tutti, e dovrà capitalizzare la sua posizione di partenza, meglio se nella prima bouclé. Visto che i suoi compagni sono obbligati a partire davanti, questa volta non può accontentarsi di coprirgli le spalle, ma dovrà dimostrare di riuscire a giocare nel ruolo di punta, e da questa prima presa di contatto i tempi potenzialmente li ha nel piede, ora deve dimostrare di tenere il confronto anche mentalmente. Alle spalle del norvegese a sorpresa si è inserita la Ford Puma “senza” di Sesks, che ha messo in fila le tre Toyota con Evans, Rovanpera e Katsuta, tutti poco interessati ad avere o dare dei riscontri visto che Elfyn e Takamoto si sono limitati a due soli passaggi cronometrati. Tra le Rally2 il miglior tempo lo ha battuto la Citroen C3 Rally2 di Gryazin davanti a Korhonen e McErlean, non fanno però testo le prestazioni di molti protagonisti tra i quali: Solberg, Greensmith, Pajari e Loubet che si sono fermati sotto le tende dei loro team dopo un solo passaggio.

CLASSIFICA

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