I novantacinque iscritti al Liburna terra rappresentano un successo considerato che si tratta della gara di chiusura delle due serie tricolori più importanti, ma se il CIRT ha risposto presente in massa i protagonisti del CIR (assoluto) al via sono appena tre, ed il titolo già assegnato non può certo giustificare tante assenze.
Se in passato qualche protagonista del CIRT e prima ancora del TRT poteva giocare il ruolo del terzo incomodo in quelle gare che proponevano la doppia validità con il CIR, al Liburna terra i ruoli si sono invertiti e così sarà Andrea Crugnola ad indossare i panni del disturbatore. Un ruolo più che altro simbolico visto che da regolamento non porta via punti a quelli che lottano per il titolo terra, e quindi anche un eventuale successo assoluto non influenzerà la lotta per l’assegnazione del CIRT. Ma se tra i top della massima serie oltre al varesino ci saranno solamente Signor e Mazzocchi, le top car della serie a tutta terra saranno una quindicina, segno di un campionato vissuto in maniera molto più intensa da tutti i suoi affezionati. Anche perché a giocarsi il titolo terra sono solamente Umberto Scandola e Paolo Andreucci, una battaglia che si annuncia tiratissima perché nonostante l’importante vantaggio del Veronese non ha grandi margini di amministrazione. Più precisamente può permettersi di chiudere la gara alle spalle di Andreucci, ma se tra i due si inserirà qualcuno il titolo se lo prenderà il Garfagnino. Ed il ruolo di Campedelli anche lui uomo MRF Tyre potrebbe essere decisivo, dopo un inizio stagione claudicante Simone nelle sue ultime uscite europee ha fatto faville anche sulla terra di Fafe. Sotto la lente di ingrandimento ci sono anche i giovanissimi Bruno Bulacia, Enrico Oldrati e Alberto Battistolli, tre nuove leve che in più di un’occasione hanno dimostrato di potersi giocare il podio finale senza timori reverenziali. Tra gli assenti il peso del neocampione tricolore Giandomenico Basso si sente, ma trattandosi di un programma interamente privato è comprensibile la posizione di chi gli ha permesso di disputare una stagione tutta al top. Anche se un aiuto da parte della Pirelli non ci sarebbe stato male visto il titolo, ed il suo ruolo di tester, ma soprattutto per quanto era successo sulla terra del San Marino. Per quanto riguarda gli altri lascia molto perplessi la mancanza di molti giovani che sono stati supportati poco o tanto dall’ACI Team Italia, ed in virtù di questo aiuto non essere presenti all’ultimo round non è certo la cosa più opportuna.